Con un trailer su YouTube, Bethesda ha annunciato ufficialmente il nuovo capitolo della saga di Fallout: Fallout 76.
Il numero, che non è il 5 che molti si aspettavano, sta a simboleggiare la Vault dalla quale prenderà le mosse la storia. La Vault 76 secondo la lore conteneva 500 abitanti e doveva aprirsi soltanto vent’anni dopo la guerra nucleare. Si tratta quindi di una Vault peculiare, dal momento che apre i suoi confini al mondo esterno molto prima di quanto la saga di Fallout ci abbia abituato.
Da ciò deriva la considerazione fondamentale che Fallout 76 sarà probabilmente un prequel, o meglio, sarà ambientato in un momento storico temporalmente precedente a quelli trattati in tutti gli altri capitoli, che sono tutti ambientati dopo il 2150: la guerra atomica accadde nel 2077; Fallout 1 si situa nel 2161, Fallout 2 nel 2241, Fallout 3 nel 2277 e Fallout 4 nel 2287.
La data del 2076 è anche molto vicino a quella di un evento clamoroso della storia di Fallout: la fondazione della Brotherhood of Steel, avvenuta nel 2077. Da ciò alcuni hanno pensato che la fondazione della fazione potesse essere parte fondamentale della trama del gioco.
Ma non va dimenticato neppure il pensiero Online: Fallout 76 potrebbe essere un gioco multiplayer online o avere feature che virano verso quella direzione, come dimostra questo tweet da Jason Schreier di Kotaku che sembra sapere più di quanto sappiamo noi:
I think it’s really important to reiterate this: Anyone who spends the next two weeks expecting Fallout: 76 to be a new traditional single-player RPG will be VERY disappointed https://t.co/gUmNYtDXDS
— Jason Schreier (@jasonschreier) 30 maggio 2018
Quelle che ora sono solo indiscrezioni saranno approfondite nel corso dell’E3 2018 che si terrà a giugno. Intanto, potete vedere il trailer di annuncio italiano di seguito.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Speriamo che il gioco non ci deluda!
Da una parte il fatto che ci sia una componente online può essere una piacevole ventata fresca sperando però che questa componente sia qualcosa di innovativo ed efficace anziché un ricalco di features di giochi di cui il mercato è già saturo (ex Battle Royale).