Se ricordate, lo scorso ottobre erano saltati fuori alcuni documenti appartenenti ad Activision da cui risultava che la compagnia avesse sperimentato un nuovo sistema di matchmaking pensato apposta per spingere i giocatori a spendere nelle microtransazioni tramite acquisti in-game. La cosa aveva fatto molto discutere e Activision si era affrettata a smentire la cosa, dicendo che si era trattato solo di un esperimento senza un’attuazione concreta.
Sembra, però, che EA abbia visto questo sistema e lo abbia trovato un’ottima idea: per questo Electronic Arts ha depositato un brevetto per l’Engagement Optimized Matchmaking (EOMM), un sistema di matchmaking potenziato da un algoritmo che terrebbe conto delle spese dei giocatori. In questo modo i giocatori verrebbero associati con altri utenti non solo in base alla propria abilità, ma anche in base alla quantità di denaro spesa in gioco.
Di fatto l’intenzione è quella di mettere i giocatori meno “spendaccioni” a contatto con altri che invece hanno acquistato skin ed equipaggiamento esclusivo, così da stimolare i primi a spendere di più per colmare il gap. Un sistema diabolico, ben più sofisticato di quelli che già adesso vengono usati dalle compagnie per spingere i player a spendere di più.
In particolare l’algoritmo calcolerebbe vari parametri dei giocatori, tra cui il tempo di gioco, l’abilità, la sportività e anche lo stile di gioco (più offensivo o difensivo, e le tattiche usate più frequentemente).
Meno inquietante è invece il sistema di difficoltà dinamica, già presente in diversi titoli del colosso statunitense, che servirebbe ad adeguare il livello di sfida in base al giocatore.
Questo sistema è pensato per mantenere attivi i giocatori nei titoli multiplayer online e aumentarne i guadagni. Sebbene non sia ancora stato implementato in alcun titolo, il rischio è che possa essere impiegato per i prossimi giochi EA in arrivo nel 2018, come Anthem e il nuovo Battlefield.
Resta da vedere quale sarà la reazione dei giocatori dopo il caso di Star Wars Battlefront 2.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
Boicottare questi titoli no?……ora siamo arrivati addirittura a questo……rimpiango i bei tempi da Half Life a Crysis, titoli bellissimi e che rimarranno nella storia dei giochi…..di certo non avevano bisogno le case produttrici di usare questi mezzucci per fare cassa…..bastava fare un gioco come si deve per fare soldi……se fosse vero sarebbe uno scempio totale…..
Il bello? Che cambiando parametri potrebbero far giocare tra loro chi non ha speso o chi ha speso… non hai spesso nulla? Il MM ti piazza con altri tirchi. Hai speso 200€? Il MM ti piazza nella fascia apposita… capisco il senso lucrativo di piazzare gente che non ha speso con gente che ha cacciato fuori i soldi, ma porca miseria, che schifo se fosse così -.-
Già. Io però mi chiedo davvero quanto convenga a EA, già con il caso Battlefront 2 hanno avuto una ricaduta pesante, anche dal punto di vista economico (che poi è quello che gli interessa). Così rischiano di far aumentare esponenzialmente il casino.
In questo momento un po’ di profilo basso farebbe bene ad EA. Stiamo a vedere se lo applicheranno nei prossimi giochi.