Da quando è andato in open beta nel 2013, Warframe è progressivamente diventato un prodotto sempre più giocato e popolare. Merito sicuramente di un gioco di qualità, di aggiornamenti continui (particolarmente notevole l’ultima espansione, Plains of Eidolon) e di modello di business che, pur usando la formula del free-to-play, ha sempre evitato derive “pay to win” imponendosi come uno standard di trasparenza.
Di questo e molto altro ha parlato Meridith Braun, addetto alla comunicazione e publishing di Digital Extremes, in un’intervista al portale GIbiz. In un momento difficile per l’industria, in cui lootbox e microtransazioni sono un argomento particolarmente delicato e controverso, Braun dichiara che negli scorsi anni lo studio di Warframe ha lavorato duramente sul sistema di monetizzazione del gioco.
“I giocatori dicono di essere stupefatti dal fatto che non siamo un gioco a prezzo pieno con DLC a pagamento, e che la monetizzazione che abbiamo integrato è più che onesta. Stiamo cercando di ridefinire che cosa significhi free-to-play per i giocatori”, ha spiegato Braun. “Questo significa rendere quasi tutto nel gioco ottenibile all’interno del gioco, abbattendo i muri alla progressione, permettendo ai giocatori di commerciare liberamente all’interno del sistema di microtransazioni, e rispettare la nuova realtà che ‘un gioco come servizio è sempre online e ha bisogno di attenzione costante.”
Queste sono scelte significative che, da un punto di vista commerciale, possono sembrare molto rischiose. Ci siamo accorti subito che i giocatori odiano essere limitati. Loro danno valore e supportano equità e trasparenza – e fin qui sembra buon senso. Ma costruire quel buon senso nel tuo gioco è molto più difficile di quanto sembri. Nella mia opinione, l’industria deve imparare a combattere l’integrazione superficiale di microtransazioni nel loro modello di business che finiscono per distruggere il senso di scelta di un giocatore e la sua percezione di cosa sia giusto. Guadagnare il rispetto dei giocatori e rispettare i loro interessi si rifletterà alla fine.
Gli utenti sembrano dare ragione a Braun, con una media di recensioni per il titolo su Steam che va da “Molto positiva” a “Estremamente positiva”.
Insomma, sembra quasi che i giocatori vogliano supportare prodotti di qualità sviluppati da compagnie che non cercano di spennarli. Incredibile, non è vero?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
e non è un caso che Warframe è il free to play su cui sto spendendo più che volentieri i miei soldi. compri sapendo ESATTAMENTE ciò che andrai ad ottenere, e il resto te lo fai progredendo e divertendoti.
dovrebbero tutti prendere ad esempio, ma si sa, ai concorrenti brucia ammettere che Digital Extremes ha fatto tacere le voci che li davano per spacciati 3 anni fa. ridicoli