L’accesso anticipato di Star Wars Battlefront 2 inizierà domani, 14 novembre, per i giocatori che hanno preordinato il titolo, ma in queste ultime ore la community è scossa da un’ondata di polemiche senza precedenti.
A tenere banco è la questione riguardante il numero di crediti necessari per sbloccare nuovi eroi nel gioco: personaggi come Darth Vader e Luke Skywalker richiedono infatti 60.000 crediti, che potrebbero richiedere fino a 40 ore di gioco per essere accumulati. Moltissimi utenti sostengono che la progressione sia volutamente lenta per invogliare a far uso delle microtransazioni.
In particolare un thread su Reddit chiamato “Seriously? I paid $80 to have Vader locked?” (“Seriamente? Ho pagato 80$ per trovarmi Vader bloccato?”) ha raccolto gran parte delle proteste contro Electronic Arts.
Un membro del community team è quindi intervenuto nel tentativo di calmare le acque, ma ha avuto l’effetto opposto: in poche ore il suo messaggio è infatti diventato il post più downvotato di sempre su Reddit. Al momento il post ha ricevuto oltre 376mila voti negativi.
Questa la traduzione in italiano del post incriminato:
L’obiettivo è quello di garantire ai giocatori una senso di orgoglio e appagamento quando si sbloccano diversi eroi.
Per quanto riguarda il costo abbiamo selezionato i valori iniziali basandoci sui dati dell’Open Beta e altri aggiustamenti prima del lancio. Tra le altre cose stiamo controllando i crediti medi guadagnati ogni giorno dai giocatori e faremo degli aggiustamenti costanti per assicurarci che i giocatori abbiano delle sfide coinvolgenti, gratificanti, e che ovviamente siano ottenibili giocando.
Apprezziamo il feedback sincero e la passione che la community ha dimostrato nei topic su Reddit, sui nostri forum e attraverso i vari social media.
Il nostro team continuerà ad apportare cambiamenti e a monitorare il feedback dei fan e aggiornare tutti il prima possibile.
Nonostante queste spiegazioni nella community si è rapidamente fatta strada la definizione di “pay to win” per il gioco. Star Wars Battlefront 2 permette infatti di acquistare lootbox, casse virtuali che al loro interno contengono non solo skin e contenuti estetici ma anche Star Card: queste sono carte virtuali (disponibili in tre livelli di rarità) che se equipaggiate concedono abilità speciali come scudi difensivi e tempi di ricarica dimezzati, avvantaggiando quindi chi spende soldi reali in uno scontro diretto.
Bisogna sottolineare che nessuno di questi contenuti è accessibile solo pagando: ogni Star Card può essere ottenuta giocando, ma come detto per accedere agli stessi potenziamenti è necessario grindare per ore, con un investimento molto oneroso in termini di tempo.
Da parte nostra auspichiamo che EA e DICE apportino al più presto dei cambiamenti al sistema di progressione, che pare troppo sbilanciato per favorire le microtransazioni. E se questo può essere giustificato in un prodotto free-to-play, è assolutamente inaccettabile in un gioco venduto a prezzo pieno. Se il sistema non dovesse cambiare, la cosa migliore da fare per il consumatore è semplicemente boicottare le microtransazioni, evitando di spenderci dei soldi.
Per altre informazioni potete leggere la nostra anteprima del gioco. Battlefront 2 sarà disponibile dal prossimo 17 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma prenotando il titolo è possibile iniziare a giocare da domani, con tre giorni di accesso anticipato.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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