In passato abbiamo già parlato di cerimonie funebri negli MMO, in occasione di un funerale dedicato a un giocatore di Lord of the Rings Online mancato dopo una lunga malattia. In questi giorni da EVE Online ci giungono invece due storie estremamente interessanti legate alla vita e alla morte, sia reale che virtuale.
La prima riguarda un suicidio reale, fortunatamente evitato. Il 5 novembre un giocatore polacco di 28 anni ha dichiarato durante uno streaming di EVE Online di volersi suicidare, ingerendo una gran quantità di pillole. Pare che dei recenti fallimenti nel gioco lo avessero sconvolto o depresso al punto da volerla fare finita.
La notizia si è diffusa velocemente e i giocatori e compagni di EVE Online si sono subito attivati nel tentativo di salvare la vita del ragazzo. Le autorità tedesche, islandesi e l’Interpol hanno preso in carico la faccenda, inviando aiuto alla casa dell’uomo. Fortunatamente, la polizia e i medici sono arrivati in tempo per prestare soccorso al ragazzo in questione, che ora sta meglio ed è fuori pericolo.
È incoraggiante pensare che anche all’interno di una community come quella di EVE, che spesso è percepita come spietata e predatoria, si possano verificare casi di compassione e soccorso reciproco come questa.
La seconda storia riguarda invece le enormi possibilità di interazione che un MMORPG sandbox come EVE Online concede ai suoi giocatori. Non stiamo parlando solo di housing, economia e open world PvP, ma di un vero e proprio cimitero.
Per ben nove anni, infatti, una giocatrice chiamata Azia Burgi si è impegnata insieme a un piccolo gruppo di player per creare, proteggere e mantenere un enorme cimitero collocato nel vuoto del cosmo virtuale. L’EVE Cemetery orbita intorno a un piccolo pianeta nel remoto sistema spaziale di Molea.
Inizialmente nel cimitero Azia seppelliva i cadaveri lasciati dal gioco quando un personaggio muore, ma col passare del tempo è diventato anche un luogo di commemorazione per persone che sono mancate nella vita reale. I giocatori avevano infatti iniziato ad usare il cimitero per ricordare i propri cari. Ora più di 1700 tombe fanno da tributo a personaggi virtuali e individui reali.
PC Gamer ha indagato il fenomeno intervistando Azia. “Mi stupisce ancora”, ha dichiarato la giocatrice. “Era semplicemente qualcosa che nessuno sembrava fare così ho pensato che avrei potuto provare e vedere cosa succedeva.” C’è un sito apposito che tiene traccia di tutte le sepolture, con oltre 25mila cadaveri ancora da seppellire.
Non tutti però sono favorevoli a questo progetto: ad esempio nel 2008 la Goonswarm Federation attaccò il cimitero, dissacrando le tombe dei caduti. Il community manager Paul Elsy ha tuttavia dichiarato che CCP intende collaborare per assicurare la futura sopravvivenza dell’EVE Cemetery.
Qualunque siano le proprie credenze o considerazioni personali, il fenomeno rimane di grande interesse, e non solo per gli MMO: i riti legati alla commemorazione dei defunti, virtuali o meno, sono sempre fondamentali per comprendere una civiltà.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Bellissimi questi articoli che fate sulle curiosità degli MMO, come anche quello su diablo 2 e gli oggetti duplicati. Continuate così!
Grazie mille, sicuramente continueremo con MMO-Perle!