Da qualche giorno NVIDIA ha rilasciato un aggiornamento per il suo programma GeForce Experience, che normalmente permetteva la realizzazione di video, streaming e screenshot, davvero molto interessante dal punto di vista del gioco online.
Attivando infatti dalle opzioni del programma le funzionalità sperimentali è possibile ottenere la funzionalità Streaming dal Vivo, che sostanzialmente permette di giocare a qualsiasi gioco cooperativo su singolo computer così come se si fosse uno di fianco all’altro.
Giochi come FIFA, Cuphead, Metal Slug (emulato) e tutti quelli che permettono una fruizione contemporanea da parte di due giocatori con due sistemi di input (ad esempio tastiera+joypad o joypad+joypad) sono ora giocabili su internet da due persone lontane anche centinaia di chilometri ma proprio come se fossero uno di fianco all’altro, dal vivo.
Il creatore della partita dovrà avere una connessione molto buona, soprattutto in upload, per ovvie questioni di latenza (in Italia, salvo rarissime ADSL molto prestanti, è di fatto richiesta la fibra ottica). Basterà a questo punto far partire il programma NVIDIA e ottenere un link di condivisione che dovrà essere trasmesso al secondo giocatore. Quando questi cliccherà su di esso, entrerà in partita come se avesse collegato un altro dispositivo di input.
Le conseguenze di questa funzionalità sono degne di nota perchè permettono di superare questioni di lontananza fisica per molti giocatori che altrimenti non avrebbero mai potuto fruire dello stesso gioco insieme.
Per gli amanti degli emulatori, dovrebbe essere possibile giocare su internet in cooperativa a moltissimi giochi “da salotto” delle console di precedenti generazioni. Sicuramente una grande innovazione nel panorama del gioco su internet.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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