Nei prossimi giorni uscirà la nostra recensione di Final Fantasy XIV: Stormblood, la seconda espansione del MMORPG di Square Enix dopo Heavensward. Per ingannare l’attesa oggi vi proponiamo a mo’ di antipasto questo piccolo speciale realizzato da MFM che approfondisce la storia di Stormblood, spiegando la lore e il contesto da cui hanno origine le vicende dell’espansione.
Mettetevi comodi dunque, e buona lettura.
Benvenuti a Garlemald
Garlemald è una piccola nazione nel nord del continente di Ilsabard. I suoi abitanti erano incapaci di utilizzare la magia, ma sono riusciti a superare questo handicap con la tecnologia: sfruttando il ceruleum (una fonte energetica presente nel loro continente) hanno costruito grandi aeronavi e mezzi corazzati dotandoli di una nuova tecnologia denominata magitek.
Grazie ad essa 50 anni fa iniziò la loro campagna militare: essi occuparono il resto del continente di Ilsabard e gran parte del continente ad est, Othard (tra cui il regno di Doma, patria dei samurai, dei ninja e degli Au Ra). 20 anni fa Garlemald (anche detta Impero di Garlean) invase una delle città stato di Eorzea, Ala Mhigo, occupandola. Gli abitanti di Ala Mhigo fuggirono nelle altre città stato di Eorzea, soprattutto nel territorio di Ul’dah; quelli che rimasero ad Ala Mhigo o si sottomisero all’Impero o si organizzarono nella Resistenza.
Gli Sharlayan, una nazione di studiosi che aveva fondato una colonia nel nord di Eorzea (ora chiamata Idyllshire), lasciarono la colonia per paura di rimanere coinvolti nella guerra e tornarono nel loro regno nel nord. Solo pochi (Matoya, Louisoix Leveilleur e i suoi allievi, gli attuali Scion) decisero di non fuggire e, a esclusione di Matoya, emigrarono nel sud di Eorzea.
L’invasione dell’Impero fu poi fermata dal Wyrm Midgardsormr, dragon king che distrusse l’ammiraglia (e ci lasciò le scaglie).
Cinque anni fa Nael Van Darnus, il legatus dell’VIII legione, decise che era preferibile epurare Eorzea piuttosto che conquistarla, e fece precipitare sul continente una luna artificiale (Dalamud) creata dall’impero Allagan 5000 anni prima. L’impatto stravolse il continente (e concluse la versione 1.0 di Final Fantasy XIV, che andò offline a favore di A Realm Reborn).
In qualche modo ce la siamo cavata e siamo arrivati ai giorni nostri. La XIV legione ci ha dato filo da torcere alla fine della storyline di A Realm Reborn, ancora una volta utilizzando macchine Allagan; nella prima espansione, Heavensward, la VI legione ha cercato di occupare Azys Lla (una stazione orbitante degli Allagan) e di farci la pelle con la nuova ammiraglia, l’aeronave Gration.
La situazione è precipitata sul finale di Heavensward, obbligando l’alleanza delle città stato a passare all’offensiva, entrare nei territori dell’Impero e allearsi alla Resistenza per liberare Ala Mhigo.
Ancora una volta di fronte al Warrior of Light si prospetta un’impresa impossibile: fronteggiare il più forte impero e il primogenito dell’imperatore Zenos yae Galvus. Come recita il trailer di lancio di Stormblood, “ora è giunto il tempo di imbarcarsi in una nuova avventura verso reami vicini e lontani – per sorgere con il popolo di Eorzea e del Lontano Est, e abbattere i mali di Garlemald”.
Stay tuned per la recensione!
Si ringrazia MFM per la collaborazione.
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