Un intrigo non da poco sembra aleggiare sulla Polonia. Gli sviluppatori di CD Projekt Red, autori di The Witcher, sono infatti stati ricattati da una serie di ignoti che sarebbero in possesso di file riservati di Cyberpunk 2077. La richiesta è denaro in cambio della non divulgazione dei file.
L’attesissimo titolo è attualmente in fase di lavorazione e non sembra prossimo all’uscita: viene da sè che un leak, soprattutto se di contenuto vecchio e superato, scarsamente perfezionato, potrebbe nuocere alla reputazione del titolo.
CD Projekt RED, però, non ci sta: su Twitter posta una immagine in cui racconta tutta la storia e sostanzialmente sminuisce l’eventuale pubblicazione dei leak, che rappresentano “documenti vecchi e largamente superati rispetto alla versione attuale del gioco”.
La traduzione dell’immagine tweettata è subito qui sotto; e a seguire, l’originale.
Cari giocatori,
Un individuo o degli individui non identificati ci hanno appena informato di essere in possesso di alcuni file interni, di proprietà di CD PROJEKT RED. Tra essi figurano documenti connessi ad una fase iniziale del design del nostro prossimo gioco, Cyberpunk 2077.
E’ stato richiesto un riscatto, dicendo che se non cediamo i file verranno rilasciati al pubblico. Noi non accetteremo le domande di questo o questi individui che ci hanno contattato, cosa che potrebbe in effetti causare la pubblicazione dei file online. Le autorità appropriate sono già state informate della situazione.
I documenti sono vecchi e scarsamente rappresentativi della corrente versione del gioco. In ogni caso, se state attendendo Cyberpunk 2077, sarebbe meglio evitare qualsiasi informazione che non provenisse direttamente da CD PROJEKT RED.
Quando il tempo sarà maturo, verrete a sapere di Cyberpunk 2077 da noi – ufficialmente.
— CD PROJEKT RED (@CDPROJEKTRED) 8 giugno 2017
Fonte: Twitter
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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