Come sapete a giugno uscirà Morrowind, la prima espansione a pagamento (o, come lo chiamano gli sviluppatori, “Capitolo”) per The Elder Scrolls Online. Nei giorni scorsi siamo stati invitati a partecipare alla closed beta sul Public Test Server e abbiamo così avuto modo di creare un PG Warden, la nuova classe in arrivo questa estate.
Approfittiamone dunque per parlare di tutte le novità che debutteranno con l’espansione, non prima di aver (ri)visto il trailer italiano di Morrowind.
Benvenuto, anzi bentornato a Vvardenfell
Morrowind uscirà in concomitanza con l’Update 14, gratuito per tutti. L’aggiornamento introdurrà contenuti per un peso sui nostri poveri hard disk di quasi 10GB.
Come da titolo Morrowind introdurrà l’isola vulcanica di Vvardenfell, in cui era ambientato il terzo, amato capitolo della saga. Con un PG già esistente è possibile arrivare a Vvardenfell semplicemente recandosi nei porti delle principali città di Tamriel e parlando con l’NPC apposito. Tuttavia la zona dell’espansione è accessibile anche con un nuovo personaggio: Morrowind può infatti essere giocato anche da chi ha appena acquistato il titolo. Partendo da zero affronteremo un tutorial realizzato per l’occasione, in cui partiremo come schiavi a bordo di una nave in fiamme per poi guadagnare l’agognata libertà.
Appena sbarcati a Seyda Need o Vivec City l’effetto nostalgia è fortissimo, ma bisogna ricordare che l’espansione è ambientata 700 anni prima delle vicende raccontate in The Elder Scrolls III. In questa timeline, la Red Mountain non ha ancora sprigionato il suo potenziale distruttivo: troveremo così un paesaggio caratterizzato da limpidi specchi d’acqua e una vegetazione vitale e rigogliosa, invece della landa desolata dell’originale capitolo. Vvardenfell è un’unica, enorme regione, visibilmente più grande di quelle aggiunte con i precedenti DLC, che potremo esplorare liberamente.
Ma che ci facciamo, in questa terra selvaggia piena di funghi giganti e bizzarre architetture? È presto detto: dovremo rispondere alla chiamata di Vivec.
Nessuno sa il perchè, ma il leggendario semidio è sempre più malato e debole. La sua morte sarebbe una vera disgrazia per Vivec City, dato che sono proprio i suoi poteri che impediscono a un enorme meteorite di schiantarsi sulla capitale, distruggendo ogni forma di vita.
Durante la storyline di Morrowind (la prima ambientata dopo la caduta di Molag Baal nel gioco base) incontreremo dunque personaggi importantissimi per il lore di The Elder Scrolls, insieme ad alcune vecchie conoscenze. Una di queste è Naryu Virian, personaggio che abbiamo già incontrato nelle nostre precedenti avventure: la buona (ma neanche tanto) Naryu è un membro di spicco della Morag Tong, rispettata gilda di assassini che, a Vvardenfell, è perfettamente legale. Sarà lei a guidarci tra gli intrighi politici di Balmora e dintorni. ZeniMax promette una main quest che da sola dovrebbe durare sulle 30 ore, senza contare la solita pletora di side quest, missioni e tesori da trovare.
Prove da superare e campi di battaglia
Ad arricchire l’offerta di Morrowind arrivano importanti contenuti sia per i fan del PvE che del PvP. I primi potranno cimentarsi in due public dungeon e soprattutto una nuova trial, ovvero una sfida endgame per gruppi di 12 giocatori. La trial si chiama Halls of Fabrication, è ambientata in una delle officine di Sotha Sil e sarà disponibile in difficoltà normale e veterana.
Gli amanti del competitivo potranno invece godere dell’introduzione della prima modalità PvP ad arena, lontana dal conflitto massivo e persistente di Cyrodiil. Stiamo parlando dei Battleground, frenetiche battaglie su scala ridotta fra tre squadre di al massimo quattro giocatori. Tre le modalità disponibili, Team Deathmatch, Capture the Flag e Domination, che potranno essere giocate in altrettante mappe, Foyada Quarry, Ald Carac e Ularra.
Qui non c’è molto da dire: i Battleground corrispondono alle tipiche arene PvP degli MMO, con sfide della durata di circa 15 minuti e leaderboard apposite. Certo, la presenza di tre team è piuttosto atipica, ma per il resto la modalità sembra fornire un’esperienza di gioco classica. Un contenuto certo non rivoluzionario, ma molto richiesto dalla community.
Concludono l’offerta di Morrowind un innalzamento del cap per i Champion Point, nuovi collezionabili, quattro motif inediti, quindici item set, tre case per l’housing e ovviamente il Warden, la nuova classe su cui si è scatenato un vespaio di polemiche in seno alla community.
L’ascesa del Custode, la caduta del Templare
Il Warden o Custode è la prima classe ad essere aggiunta dopo la release del gioco. A livello di contestualizzazione, il Warden è presentato come una classe fortemente legata al mondo naturale, un druido in grado di chiamare a sè gli animali e far fiorire le piante. A livello di gameplay, invece, il Warden sembra la scelta ideale per chi cerca una classe ibrida di supporto.
Ma andiamo per ordine: il Custode presenta tre rami di abilità. Il primo si chiama Animal Companions e si focalizza sul DPS, soprattutto a target singolo. Qui risiede l’ultimate più pubblicizzata dell’espansione, Feral Guardian, ovvero la possibilità di evocare un orso bruno che combatta al nostro fianco: questo leale grizzly arreca grossi danni con le sue zampate e rimane sul campo fino alla sua morte (o anche dopo, se si sceglie il morph della skill che permette all’orso di respawnare quando muore). Il giocatore può inoltre scatenare la rabbia dell’animale, che infligge danni devastanti su nemici indeboliti, di fatto un execute. Ma più in generale buona parte del primo ramo fornisce abilità che consentono di evocare animali e bestie fantastiche, come i famosi cliff racer (che sicuramente chi ha giocato al titolo originale ricorderà).
Il secondo ramo si chiama Green Balance ed è espressamente dedicato all’healing. Dotata di diversi buff e utility, questa specializzazione permette di curare i compagni con grande efficacia, anche grazie all’ultimate Secluded Grove, che crea un cerchio magico di alberi benèfici.
Il terzo ramo, Winter’s Embrace, si concentra invece sul tanking, con tante abilità difensive e di controllo. L’ultimate è Sleet Storm, abilità che evoca una violenta tempesta che protegge gli alleati mentre danneggia e rallenta i nemici vicini.
Una classe inedita, per un MMORPG che per tre anni ha sempre avuto lo stesso quartetto, è un cambiamento non da poco nell’economia e negli equilibri del gioco, e infatti l’annuncio del Warden è stato seguito da un’ondata di entusiasmo, ma anche di critiche. La sensazione di molti è che la nuova classe sia stata resa particolarmente efficace così da promuovere molti giocatori a crearsi un PG apposito, nerfando al tempo stesso le altre classi, in particolare il Templar, che rischia di essere oscurato dalle capacità rigenerative e di supporto del Custode. In questo senso, l’annunciato abbandono del gioco da parte di alcuni streamer noti non è un buon segnale.
La domanda che impazza dunque è: le build endgame del Warden sono effettivamente più potenti? Diventerà necessario portarsi dietro tanti Warden nei dungeon e nelle trial, a discapito dei poveri Templar?
A voler essere maliziosi, che il Warden al lancio sarà almeno un po’ OP è altamente probabile: fin dai tempi del Death Knight di World of Warcraft, quando su un MMO viene resa disponibile una nuova classe gli sviluppatori hanno tutto l’interesse che i giocatori la provino e ne discutano, anche in modo acceso. Da parte nostra non possiamo tuttavia confermare né smentire questa ipotesi, che potrà essere verificata solo quando l’espansione sarà live da diverse settimane. Certo è che i cambiamenti nel meta sono profondi, e ZeniMax deve stare attenta a non scontentare quella fetta di utenti che gioca al titolo da anni ed è affezionata ai propri personaggi. Come insegna l’NGE di Star Wars Galaxies, a nessuno piace svegliarsi e scoprire che il proprio sudato PG è diventato inutile dal giorno alla notte.
Detto questo, è presto per darsi agli isterismi: Morrowind è ancora in closed beta ed è lecito aspettarsi numerosi cambiamenti nelle prossime settimane, anche in fatto di bilanciamento.
Capitolo, non DLC
Last but not least, è opportuno ricordare che Morrowind non è un DLC e non vi si potrà accedere semplicemente pagando l’ESO Plus, come successo finora per gli altri contenuti scaricabili, ma andrà acquistato separatamente. In cambio, però, per giocare all’espansione non sarà richiesta alcuna spesa ulteriore, come vuole l’attuale natura buy to play del titolo.
Morrowind può essere preordinato sul sito ufficiale o su Steam per ottenere dei bonus esclusivi. L’edizione liscia per chi già possiede il gioco base costa 39,99€, mentre l’edizione che include Tamriel Unlimited e Morrowind 59,99€. Tutto questo, ovviamente, a meno che non vogliate l’imponente Collector’s Edition, con tanto di statuetta di un colosso nanico.
In conclusione, The Elder Scrolls Online: Morrowind uscirà il 6 giugno per PC, Mac, PlayStation 4 e Xbox One. Ci vediamo in quel di Vvardenfell.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
ma il templar lo nerfano solo come healer?? … tanto faccio dps …
Cmq sono un po’ stronzi prima ti fanno crescere un pg e poi te lo nerfano.
Sì, le proteste della community riguardano soprattutto la build da healer del Templar.
quindi aumenterà pure il level cap o solo il numero massimo di champions point??
e quale sarebbe il nuovo massimo liv 55? 60?
Sorry mi sono espresso male, aumenta solo il cap dei champion point. Corretto.
ah ok :)