Come abbiamo visto nei giorni scorsi, su Hearthstone sta per finire l’anno del Kraken: ad aprile inizierà infatti l’anno del Mammut. Con l’avvicendarsi di una nuova espansione nei prossimi due mesi il gioco si avvicina ad un punto di svolta, e prima che ciò accada è giusto fare il punto della situazione. Il formato standard è quello di cui ci occupiamo oggi andando ad analizzare e visionare i quattro migliori mazzi del momento, per aiutare tutti ad avere una panoramica completa di quello che è il competitivo attuale e le sue possibili evoluzioni future.

Il meta

Quando parliamo di meta in Hearthstone dobbiamo portare la nostra attenzione verso i mazzi più giocati nelle partite classificate. Questi solitamente sono quelli con una percentuale di vittorie che si attesta attorno al 50%. Per gli standard Blizzard un mazzo che si avvicina al 60% è invece troppo forte.

Qual è il meta attuale del gioco? Gennaio e l’inizio di questo mese vedono protagonisti assoluti due mazzi Aggro, quella tipologia di deck che tendono a concludere le partite in pochi turni sfruttando tutte le loro risorse per colpire l’eroe nemico ed eliminarlo nel minor tempo possibile.

Segue un mazzo Control, il cui scopo è quello di portare avanti una partita per lungo tempo sfruttando magie e creature per controllare il gioco e solitamente finire l’avversario con qualche combinazione di carte difficilmente contrastabili.

Ultimo della lista è un mazzo Midrange, uno di quei classici deck che fanno dei turni intermedi il loro punto di forza con creature e magie dall’alto valore che, se non contrastate, diventano scomode e pericolosamente mortali.

I Top 4

Ora andiamo a vedere quali sono i mazzi sopra accennati, come funzionano e come utilizzarli.

1. Aggro Shaman (qui la lista)

Questa lista specifica è diventata la più odiata di tutta la locanda. Le sue performance sono eccezionali contro quasi tutti i mazzi grazie a creature dal costo molto basso che non rispecchiano il loro reale valore (Tunnel Trogg, Small-Time Buccaneer). La forza del mazzo sta in questo, riempire la plancia di gioco con servitori dal basso costo che permettono facilmente di continuare a mettere pressione nei primissimi turni di gioco dove, solitamente, viene difficile rimuovere grandi quantità di creature. Alle creature si aggiunge anche un buon set di spari, carte che portano danni diretti al nemico, che finiscono il lavoro laddove i servitori non arrivano.

Una buona mano di partenza dovrebbe sempre avere una curva di carte che non superi il costo 3 o 4.

2. Pirate Warrior (qui la lista)

Il mazzo pirata è l’altra lista Aggro che ha messo a dura prova i nervi di molti giocatori. Nessuno si sarebbe aspettato che i pirati, spesso sfruttati per mazzi divertenti, sarebbero diventati così forti e presenti nel meta. Come per l’Aggro Shaman, la forza di questo mazzo sta nelle sue creature e nella concatenazione dei loro effetti che permette al buon Garrosh di avere quasi sempre un’arma con cui colpire ogni turno la faccia dell’eroe nemico, in un crescendo di danni che difficilmente fa superare il turno 6.

Per questo mazzo bisogna avere sempre un’arma in gioco, continuare ad aumentarne il potenziale tramite carte come Upgrade o Bloodsail Cultist e, laddove non arriva l’arma, sfruttare le creature con carica per finire il lavoro.

3. Control Reno Mage (qui la lista)

Sull’ultimo gradino del podio troviamo questo mazzo Control. Contando su un buon comparto di rimozioni e creature dagli effetti potentissimi come Kazakus e Antonidas, il Reno Mage tende a portare la partita dove vuole lui bloccando ed eliminando le strategie nemiche. Da sempre il potenziale del mago risiede nella pletora di magie a sua disposizione che, a differenza di altre classi, coprono a tutto tondo le necessità della nostra Jaina: rimozioni ad area, rimozioni singole e carte per bloccare il gioco sono solo alcune delle sue infinite possibilità che in questo mazzo si mescolano bene all’irriducibile Reno Jackson, il cui effetto annichilisce i mazzi Aggro senza dare loro alcuna possibilità di risposta.

Rispetto agli altri mazzi questa tipologia non risulta facilmente giocabile, per cui la sconsigliamo a giocatori alle prime armi.

4. Midrange Shaman (qui la lista)

All’ultimo posto troviamo un altro mazzo sciamano, in questo caso un Midrange. Con un buon comparto magie e creature dall’alto valore, in questo set Thrall mostra il suo potere dal turno 4 dove sfruttando appieno le sue risorse può costruire un muro di creature che, se sottovalutato, schiaccerà presto quelle nemiche. La sua efficacia risulta sorprendente contro deck Control e Midrange, soffre contro i pirati ma riesce a prevalere sulla sua controparte Aggro.

L’ideale per questo mazzo è partire con calma, accumulare più risorse possibili nei primissimi turni e poi investirle nei turni dal 4 all’8, quando il picco di potenza gli consente di spremere al meglio carte come Thing From Below, Ragnaros e Al’Akir.

Nel prossimo futuro

Con la fine dell’anno del Kraken e l’inizio di quello del Mammut ad aprile, il meta di Hearthstone verrà nuovamente rivoluzionato a causa di una nuova espansione e, soprattutto, dell’uscita dal formato standard di un’espansione (Gran torneo) e due avventure (Massiccio Roccianera e Lega degli Esploratori), che diventeranno parte del formato Selvaggio. Ciò porterà alla scomparsa di un’infinità di carte che han fatto dei mazzi sopra citati i re del momento, con una conseguente rivoluzione della ladder.

In conclusione, il 2017 vedrà in totale tre nuove espansioni che includeranno circa 130 nuove carte e contenuti extra. Cosa possiamo aspettarci? Tanti mazzi inediti, nuovi archetipi e un anno che darà la possibilità anche ai nuovi entrati nella locanda di poter competere alla pari con i veterani di Hearthstone.