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Richard Garriott: l’uomo dai mille achievement – Speciale

Richard Garriott: l’uomo dai mille achievement – Speciale

Nato nel 1961 a Cambridge, Richard Garriott de Cayeux, in arte Lord British, è più di quanto molti immaginano: game designer e programmatore, certo, ma anche imprenditore, collezionista, mago e astronauta. Insomma, questo bizzarro cinquantenne americano è davvero un personaggio unico nel suo genere, al punto che qualcuno l’ha definito con un pizzico di ironia “l’uomo più interessante del pianeta”.

richard Garriott

La sua carriera è stata caratterizzata non solo da tanti successi e qualche scivolone, ma da grandi achievement ottenuti in settori anche diversi tra loro. Diciamo che se la vita fosse un MMO, il buon Garriott avrebbe già conseguito il titolo di “Dio tra i semplici mortali” in stile Guild Wars.

Il 10 gennaio è uscito il suo nuovo libro, “Explore/Create: My Life in Pursuit of New Frontiers, Hidden World, and the Creative Spark” (“Esplora/Crea: La mia vita in cerca di nuove frontiere, di mondi nascosti e della scintilla creativa”). Il libro, al momento disponibile solo in inglese su Amazon e altri negozi online, è stato scritto in collaborazione con David Fisher e racconta le molte esperienze vissute dal designer texano in ambito creativo, professionale e sociale.

Nel frattempo noi di MMO.it abbiamo deciso di ripercorrere punto per punto i venti traguardi più importanti della carriera di Garriott. Scommetto che continuando a leggere scoprirete delle cose che ignoravate totalmente.

Cominciamo:

1) Richard Garriott è stato un pioniere nell’industria dei videogiochi per computer: il suo Akalabeth nel 1980 è il primo RPG per computer mai pubblicato, mentre Ultima (titolo completo Ultima I: The First Age of Darkness) è considerato il primo gioco open world per PC. Ad oggi quella di Ultima è una delle saghe RPG più longeve di sempre.

2) È stato uno dei primi sviluppatori a produrre un videogioco in scatola, e in assoluto il primo a includere nelle confezioni dei suoi giochi oggetti fisici come mappe e medaglioni, marchio di fabbrica dei vari Ultima.

3) Garriott ha anche coniato il termine “avatar” per indicare nei videogiochi il simulacro o l’entità impersonata dal giocatore. Con Ultima IV: Quest of the Avatar ha inoltre creato un sistema etico e morale ispirato al Buddismo e fondato su tre Principi fondamentali (amore, verità e coraggio) e otto Virtù (valore, compassione, onestà, onore, umiltà, giustizia, sacrificio e spiritualità).

Richard Garriott

Richard Garriott nel 1993.

4) Solo per quanto riguarda i videogiochi, Garriott ha fondato tre software house: Origin Systems, Destination Games e Portalarium.

5) Com’è risaputo Garriott è il padre del genere MMORPG, acronimo da lui stesso coniato per descrivere Ultima Online, il primo mondo virtuale persistente di successo nel 1997, da lui ideato e prodotto. Nonostante il boom del genere nel 2004 con World of Warcraft, Ultima Online rimane giocato ancora oggi, dopo quasi vent’anni e nove espansioni sul groppone. Sono inoltre decine gli shard personalizzati gestiti dai giocatori.

6) Nell’agosto del 1997, durante la beta di Ultima Online, il personaggio di Lord British venne assassinato da un giocatore chiamato Rainz, in quello che rimane uno degli eventi più famosi di sempre nella storia degli MMO.

7) Tutti sanno di Ultima Online, ma Garriott è stato produttore esecutivo di altri tre MMORPG di successo: Lineage II, City of Heroes e City of Villains.

8) Garriott ha diretto per sette anni lo sviluppo di Tabula Rasa, ambizioso MMORPG sci-fi: quando il gioco ha infine visto la luce nel 2007, i costi per la sua realizzazione avevano superato i 70 milioni di dollari. I server di Tabula Rasa sono stati spenti nel febbraio 2009: sicuramente il più grande fallimento della sua lunga carriera.

9) Nel 2010 ha vinto una causa milionaria con NCSoft, accusata di non aver gestito bene il suo licenziamento in seguito al caso Tabula Rasa. Nel 2010 la corte di Austin ha dato ragione a Garriott e costretto la compagnia sudcoreana a risarcirlo con 28 milioni di dollari.

10) Garriott è nella Computer Gaming Hall of Fame e ha ricevuto una vasta gamma di riconoscimenti, incluso il Game Developer’s Choice Lifetime Achievement Award (award che premia l’opera di uno sviluppatore che ha avuto una grande influenza sui videogiochi e il loro sviluppo). In occasione della ventesima edizione di Cartoons on the Bay, ha poi ricevuto il Pulcinella Award.

11) È anche un avido esploratore: ad esempio ha visitato il relitto del Titanic, le sorgenti idrotermali sul fondo dell’oceano, l’Antartide e il Rio delle Amazzoni. È membro dell’elitario Explorer’s Club, avendo viaggiato in moltissimi luoghi della Terra degni di nota.

12) Garriott non ha viaggiato solo sulla Terra: nel 2008 infatti è stato nello spazio compiendo un viaggio di dodici giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Qui ha anche officiato il primo matrimonio a gravità zero.

13) È il primo astronauta di seconda generazione nato in America: suo padre ha volato nello spazio per conto della NASA due volte a bordo dello Skylab 3.

richard garriott

Garriott accanto a una foto di suo padre, Owen Garriott.

14) La sua esibizione di magia nello spazio gli ha garantito l’appartenenza all’Academy of Magical Arts ed è stato sulle copertine di riviste di magia come MUM, il periodico della Society of American Magicians.

15) Il buon Garriott fa parte dell’organizzazione non-profit da 10 miliardi di dollari X-Prize e ha investito in numerose aziende aerospaziali, contribuendo così alla fondazione di una nuova era di viaggi spaziali civili e commerciali.

16) Lord British ha ispirato Ernest Cline per la creazione di uno dei personaggi principali nel bestseller Player One, di cui sarà presto girata una versione cinematografica da Steven Spielberg.

17) Le sue lussuose residenze a New York e ad Austin (in Texas) sono piene di sotterranei e passaggi segreti e sono state oggetto di vari programmi televisivi americani. In particolare il Britannia Manor è una casa stregata usata anche come museo poichè piena di reperti, armi e armature medievali, che presenta pure un teatro per le rappresentazioni in costume. Garriott l’ha venduta nel 2014 per circa 4 milioni di dollari, ma potete ammirarla in tutto il suo splendore in questo video.

18) Garriott è stato in prima linea nella moda del Geocaching (tipo di caccia al tesoro in cui i partecipanti, detti Geocacher, usano un ricevitore GPS per nascondere o trovare dei contenitori di differenti tipi e dimensioni). Ci sono più di 10 milioni di Geocacher al mondo ed egli ha portato i primi Geocache (i contenitori in questione) in Antartide e nello spazio.

19) Lo scorso luglio ha venduto delle fiale contenenti il suo sangue su eBay al costo di 5.000 dollari. Le fiale sono andate a ruba nel giro di pochi giorni.

20) Nel 2013 la campagna di crowdfunding su Kickstarter per il suo nuovo RPG, Shroud of the Avatar, ha raccolto più di 1,9 milioni di dollari da parte di oltre 20.000 fan. Ad oggi il progetto ha raccolto più di 10 milioni tra pledge, donazioni e bundle in-game. Il gioco è inoltre uno dei primi ad essere sviluppato in crowdsourcing, ovvero con l’aiuto della community che ne realizza alcune parti, come le musiche o la localizzazione in altre lingue (italiano compreso). Già disponibile in accesso anticipato su Steam, Shroud of the Avatar uscirà nel corso dell’anno.

Insomma, come avrete capito Richard Garriott è un esploratore del reale e del virtuale. Nella sua carriera ha avuto molti alti e anche alcuni bassi, ma ha sempre cercato di portare un po’ più lontano l’asticella dell’innovazione. Forse non è l’uomo più interessante sul pianeta, ma diciamo che pochi personaggi nell’industria dei videogiochi possono vantare il suo palmarès.

Di seguito il suo intervento durante una conferenza del 2011 al World Science Festival, nel quale racconta come nella vita un limite possa diventare un’opportunità.

Si ringrazia Dario Portulano per l’aiuto nella traduzione.

 

 

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