La nuova skin di Mei, aggiunta recentemente con l’update dedicato al nuovo anno cinese di Overwatch, contiene un errore: il girovita del personaggio è stato ridotto eccessivamente rispetto alla sua normale corporatura, con un risultato piuttosto strano:
Fin qui, niente di anormale: un piccolo errore, le cui conseguenze, però, hanno portato buona parte della community ad uno stadio di malattia psichica totale, con una rabbia paragonabile forse solo a quella sviluppatasi a proposito della posa di Tracer, all’epoca definita troppo sessualizzata perchè inquadrata di spalle in maniera, a detta di qualcuno, sconveniente.
Per taluni, infatti, la skin di Mei non era buggata: era così che doveva essere, segno di una decisione consapevole di Blizzard di “snellire” il personaggio di Mei.
Passare da questo semplice ragionamento al pensiero di una cospirazione “anti-obesi” è stato un attimo.
Mei, infatti, è sempre stata rappresentata con dei vestiti particolarmente voluminosi addosso, dovuti, secondo il lore, al fatto che essa è una scienziata stanziata al polo sud (dove girare in bikini non sembra essere la soluzione più conveniente).
Oltre a questo, il suo viso è sicuramente più “paffuto” di quello di altre comparse femminili di Overwatch, come Tracer o Widowmaker, e le poche di lei curve che si possono vedere al di là del cappotto che indossa lasciavano intendere che sì, apriti cielo, sicuramente il peso di Mei era superiore a quello della media dei personaggi femminili normalmente presenti nei videogiochi.
Pare che sia proprio per questa ragione che numerosi giocatori (e giocatrici) avessero preso Mei come esempio di immedesimazione: il personaggio che più di tutti assomigliava a loro; quello preferito, quello che più li rispecchiava. Con la nuova skin, il castello di carte è crollato: ora Mei è diventata magra, al pari delle altre, e a loro non sarebbe rimasta altra scelta se non quella di lasciare il gioco.
Il forum ufficiale di Blizzard è stato preso d’assalto da parte di questi detrattori, e nei loro thread il flame è stato presto aumentato dai detrattori dei detrattori, anche dopo che la stessa Blizzard, con un comunicato ufficiale, ha ammesso il bug.
In questo mondo di scontri in cui la frustrazione incontra altra frustrazione, Tumblr, della cui community Overwatch è gioco altamente rappresentativo, l’ha presa piuttosto bene.
Blizzard non ha mai fatto mistero del voler rendere Overwatch il gioco “delle masse”, inteso non solo a livello di popolarità ma anche di inclusività. In Overwatch domina, giusto o sbagliato che sia, il politicamente corretto. Su Overwatch quasi ogni categoria del variegato mondo di oggi trova, o dovrebbe trovare, una rappresentanza.
Resta da chiedersi, ma forse la risposta si trova già dentro ognuno di noi, come mai tali polemiche non siano mai esplose in riguardo ad altri personaggi, come Junkrat, il drogato dei drogati, o Roadhog, l’obeso degli obesi. Forse che per loro, e solo per loro, ci si renda conto che non si tratta altro che di meri pixel caricaturali su schermo?
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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