MMO molto attesi nel nuovo anno appena iniziato, Revelation Online di NetEase e Bless Online di Neowiz Games rischiano di essere entrambi buttati nello stesso “calderone” orientale, senza che siano fatte le dovute precisazioni sulle differenze fra i due prodotti (che sono tante).
Rivelazioni…
Giunto alla terza closed beta occidentale, Revelation Online è distribuito dalle nostre parti ed anche oltre oceano da My.com, a noi già noto per l’ottimo Skyforge, gioco molto sottovalutato ma senz’altro più originale dello stesso Revelation Online. Il MMORPG di NetEase è il classico esempio di tutto quel che potreste immaginarvi se affrontaste l’ennesimo free to play classicamente asiatico. “Puccioso” fin dal primo istante, vive sul trend manga cartoon, fatto di tette sballonzolanti, camminate femminili volutamente eccessive e copricapi a forma di Panda piuttosto che di mucca carolina. Insomma, vi ritroverete immersi in un’atmosfera semi-seria, non certo rigorosa come il suo antagonista Bless.
Pure la grafica, carina e niente più, soffre di una certa “stiticità tecnologica”, considerando che siamo nel 2017, anche se per il tipo di atmosfera che permea tutto il gioco, molto alla One Piece (oltretutto uno dei protagonisti della storyline ci assomiglia parecchio), può ritenersi adeguata. È un mondo decisamente e definitivamente orientale, senza patemi di occidentalizzazione spinta (ma nemmeno accennata), con tanto di bonus da riscattare ogni ora, come uova o pacchi dono che poppano sul vostro monitor chiedendovi di essere aperti.
Non manca tutta la trafila tipica degli eventi giornalieri, comprese chain quest molto dolciastre dove dovrete raccogliere gadget vari in tema con il flavour del gioco ma non certo con la storyline, ma si sa che gli amici dagli occhi a mandorla amano questo genere di cose fuori contesto. Addirittura vi si aprirà un tab nella lista delle missioni denominato curiosity, dove saranno elencate tutte quelle un po’… particolari.
A parte questo, Revelation Online offre un buon mix di classi, tra cui svetta l’Occultist, in grado di cambiare con un semplice switch le proprie abilità da attacco a cura, ma offre un percorso estremamente guidato che quasi fa dimenticare di giocare in un open world, tanto che nei primi 20 livelli ed oltre si potrebbe pilotare il proprio personaggio solo cliccando sulla track dell’auto-path, visto che la storyline non lascia spazio a deviazioni o side-quest di alcun tipo. Diciamo che il concetto di multiplayer, almeno per quanto riguarda la fase iniziale (ma ho seri dubbi che possa discostarsi di molto in seguito) è un concetto molto labile, legato più a prodotti dove il “solo-mode” è un’esigenza imprescindibile.
Detto questo Revelation Online non offre, ad un primo approccio, niente di particolarmente alternativo, anche se per quanto riguarda i contenuti mostra di poter offrire un po’ tutto l’arsenale tipico del theme park, compresa la scelta fra il classico tab-combat e quello action, seppure abbastanza castrato. Condiscono il tutto la possibilità di saltare molto acrobaticamente ed anche la capacità di volare, se si trovano le giuste ali.
… E benedizioni
Ben diverso il discorso per Bless Online che, se vogliamo, eredità quella voglia di Occidente che i giochi alla Aion e alla TERA hanno portato già da qualche tempo qui da noi, pur rimanendo fedeli a molte loro caratteristiche orientali. Non siamo comunque dalle parti di sandpark alla Archeage o alla Black Desert, ma saldamente nel theme park con un prodotto che non spicca per originalità, nemmeno lui, ma ha dalla sua senz’altro più frecce al suo arco di quanto mostrato da Revelation Online. Abbiamo provato Bless Online sui server russi, e pare che gli Neowiz e Aeria Games stiano cercando di migliorarlo ulteriormente per il debutto occidentale, ma devo dire che il gioco si presenta già egregiamente.
È un MMORPG solido, che offre una grafica attuale di ottimo livello, decisamente poco cartoon e per questo molto distante da Revelation Online. I paesaggi sono tratteggiati molto bene e la personalizzazione del personaggio è di primo livello. Anche qui, per quanto riguarda le classi, non si è certo fatto uno sforzo epocale per variare dai classici stereotipi, ma si sa che nel theme park “la sacra trinità” prevale sulle intenzioni di gloria degli sviluppatori. Buona la storyline che offre però molte vie per “sfuggire” momentaneamente dal percorso principale, date le numerose quest secondarie disseminate lungo la vasta mappa del mondo di gioco. Interessante l’uso di una build limitata che vi costringerà, come in Guild Wars 2, a fare delle scelte sulle skill da preferire e sulla tattica da utilizzare in battaglia, anche se potrete sbloccare vari deck durante la progressione dell’avatar, in modo da poterne avere a disposizione diversi in grado di affrontare al meglio ogni situazione.
Anche in questo caso si potrà cambiare il modo di muoversi ed il combat system a piacimento (target o action), mentre il grado di difficoltà che vi si parerà dinnanzi sarà da subito più impegnativo rispetto al fratellino Revelation Online, dove si fanno 20 livelli in due ore di gioco o giù di lì. Possiamo inoltre spendere due parole sul sonoro, visto che esistono differenze anche in questo settore. Bless Online, specie per quanto riguarda la storyline degli Elfi, è decisamente orientato verso un sound epico che non condivide per nulla le “musichette” in tipico stile orientale, spesso banali e ripetitive (nonché fastidiose) che contraddistinguono invece Revelation Online.
Dungeon, PvP, raid, cavalcature e pet, tutto il repertorio ormai ben oliato del modello theme park, con un buon flavour asiatico ma mai troppo invasivo, vi sarà offerto su di un piatto d’argento da Bless Online. Il gioco di Neowiz potrebbe anche stufare, non offrendo niente di particolarmente nuovo, ma ha comunque dalla sua il merito di essere un prodotto costruito con tutti i crismi del caso. Del resto anche qui, come in Aion e TERA, avvicinandosi al livello 20 vi converrà cercare un party per le quest più impegnative, anche perché se le salterete vi ritroverete più avanti a dover gestire world boss e scontri con altri giocatori con un set abbastanza ridicolo per poter dire la vostra.
In conclusione, Revelation Online e Bless Online sono due giochi che abbracciano uno stile decisamente tradizionale. Entrambi, nelle loro versioni in beta e russa, non paiono mostrare particolari bug, per cui risultano da subito assolutamente giocabili. Sono indubbiamente due facce della stessa medaglia theme park e quindi in grado di soddisfare sia gli amanti dei MMORPG d’impronta epico-eroica che quelli che preferiscono una vena più scanzonata. Tutti e due i giochi subiranno ancora diversi miglioramenti prima della release ufficiale, per cui per ora la prima impressione è quella di prodotti giocabilissimi ma che alla lunga potrebbero andare incontro ad “un abbandono per noia da già visto”.
Aspettiamo comunque la fase dell’uscita definitiva sul mercato per poter tornare a giudicarli.
Lascia una risposta