Ieri si è conclusa anche la prima edizione degli MMOscar Trash, gli Oscar al contrario di MMO.it, ovvero i premi ai peggiori MMO del 2016 e agli studi di sviluppo (e ai designer) che più hanno deluso le nostre aspettative. Siamo quindi pronti ad annunciare i vincitori delle ambite statuette, votati da noi e da voi. Prima trovate i risultati della redazione e poi quelli della community. Come al solito questi premi non sono da prendere troppo sul serio, ma con un po’ di leggerezza e sana ironia.
Se non li avete ancora letti, vi consigliamo anche i vincitori degli Oscar 2016.
Cominciamo dunque, e che il disagio sia con noi!
Gli Oscar Trash della redazione
Vincitore per l’evento MMO più triste del 2016: La cancellazione di EverQuest Next
Plinious, DDevil, Thessian, EmberEye, Nolvadex, The Cultist: La cancellazione di EverQuest Next
Asczor, DarioZ: la pubblicità e il lancio di No Man’s Sky
Katrina Bekers: la chiusura di Nostalrius
Se si pensa a quel che un paio d’anni fa era “il sogno EQN” e com’è finito, è difficile non farsi prendere dalla mestizia. La morte di EverQuest Next, con la successiva chiusura di Landmark, è stata sicuramente l’evento MMO più triste del 2016.
Due voti anche per No Man’s Sky, che secondo alcuni “getta una cattiva ombra su tutto il genere MMO”. Forse perchè non è un MMO, e neanche un gioco multiplayer. Ma d’altronde questo prima dell’uscita non si sapeva, a causa delle dichiarazioni false di Sean Murray che spacciava, tra le tante feature, anche un affascinante comparto multiplayer. Ma su questo torneremo più tardi…
Conclude la carrellata la chiusura di Nostalrius ad aprile, che è senz’altro definibile come un evento triste, sebbene l’emulatore abbia poi riaperto grazie al progetto dell’Elysium Team. Anzi no. Che casino.
Vincitore per l’MMO più deludente del 2016: Landmark
Plinious, DDevil, DarioZ, EmberEye, Nolvadex: Landmark
Asczor, Thessian, The Cultist: No Man’s Sky
Qui domina la scena Landmark, il sandbox che chiuderà i battenti il prossimo mese. Diciamolo senza mezzi termini: Landmark è stato una scandalosa presa in giro per tutti gli utenti. Un gioco con un gran potenziale, ma uscito dall’accesso anticipato a metà e durato appena sei mesi. Se poi contiamo che buona parte dei giocatori l’avevano preordinato per supportare lo sviluppo EverQuest Next, peggio di così…
Anche stavolta segue No Man’s Sky: non ci siamo mai fatti prendere dall’hype per il gioco di Hello Games, ma le potenzialità del comparto multiplayer facevano sperare in un interessante titolo sperimentale. Niente di tutto ciò. Il multi ancora lo aspettiamo e probabilmente non lo vedremo mai.
Vincitore per l’MMO col peggior modello commerciale del 2016: ArcheAge
Plinious, Thessian, DarioZ, EmberEye, Nolvadex, The Cultist: ArcheAge
DDevil: Black Desert Online
Asczor: No Man’s Sky
Plebiscito per ArcheAge. L’esempio di un titolo gestito malissimo da Trion Worlds, che purtroppo non sembra più la software house seria e puntuale che aveva stupito tutti ai tempi dell’uscita di RIFT. A livello di business model, in Occidente il MMORPG di XL Games è nato male e ha continuato peggio. Qui su MMO.it non approviamo le corse al portafoglio. Ebbene, quello proposto da ArcheAge è un sistema pay to win quasi palese, come ammesso anche dallo stesso team di sviluppo prima della doverosa (e ovvia) smentita. Resta il fatto che tra file chilometriche, mount a pagamento e un endgame che richiede di pagare per non restare perennemente indietro ArcheAge ha fatto scappare buona parte della sua community.
Un voto a testa per Black Desert Online e No Man’s Sky (prezzo pieno, for real?).
Vincitore per il peggior studio MMO del 2016: Daybreak Games
Plinious, DDevil, Thessian, DarioZ, EmberEye, Nolvadex, The Cultist: Daybreak Games
Asczor: Hello Games
Questo premio non poteva non vincerlo a mani basse Daybreak Games: lo studio nato dalle ceneri di Sony Online Entertainment l’ha fatta davvero grossa, prima cancellando EverQuest Next e poi chiudendo Landmark senza concedere alcun rimborso. Ma, al di là del 2016, ciò che preoccupa di Daybreak è proprio la cronica mancanza di idee, di una visione forte a cui aggrapparsi. Supportare EverQuest, EverQuest II e DC Universe Online non basta. L’unico titolo inedito tirato fuori dallo studio in questi anni è stato H1Z1, che certo non si può dire stia venendo gestito bene: il progetto è stato diviso in due giochi separati, King of the Hill e Just Survive, ma entrambi negli ultimi mesi sono stati aggiornati poco e non si sa ancora se e quando usciranno dal letargo dell’Early Access.
Come sopra non poteva mancare un voto per Hello Games, dato da quel talebano di Asczor.
Vincitore per il personaggio MMO più in ombra del 2016: Sean Murray
Plinious, Asczor, Katrina Bekers, EmberEye, Nolvadex, The Cultist: Sean Murray
DDevil, Thessian: John Smedley
Qua Sean Murray regna con ben sei voti. Certo, ha fatto un bel disastro anche John Smedley, che circa un anno fa ha fondato un nuovo studio, Pixelmage Games, per sviluppare un RPG indie, Hero’s Song: peccato che lo scorso dicembre la compagnia sia miseramente fallita e Hero’s Song sia stato cancellato. Nonostante questo, però, l’ex presidente di Sony Online Entertainment ha almeno avuto la decenza di concedere rimborsi totali, cosa che Sean Murray si è guardato bene dal fare con No Man’s Sky. Quindi il voto se lo merita tutto quest’ultimo, anche considerando per quanti mesi è sparito dopo la release.
L’MMO in sviluppo che farà flop: pareggio tra The Repopulation e Star Citizen
Plinious, Asczor, EmberEye: The Repopulation
DarioZ, Nolvadex, The Cultist: Star Citizen
DDevil: Dark and Light
Thessian: Albion Online
Un voto a testa per Dark and Light e Albion Online: se il primo è ancora troppo fumoso a pochi mesi dall’uscita su Steam, il secondo paga una certa indecisione da parte degli sviluppatori nella strada da imboccare a livello di design. Albion Online richiede ore di farming solo per raggiungere i primi tier e molti player si sono stufati di giocare per poi vedersi i progressi cancellati con un colpo di spugna dall’ennesimo wipe. L’attesa sta oltretutto diventando lunga per un gioco così basilare dal punto di vista tecnico e, se non manterrà le aspettative con contenuti interessanti, i server potrebbero svuotarsi in fretta.
Tuttavia il vero testa a testa è stato tra The Repopulation e Star Citizen, che sono arrivati alla pari.
Il simulatore spaziale di Chris Roberts ha dietro più hype di No Man’s Sky (che, come abbiamo imparato, spesso non è un bene) e un modello commerciale che, se dovesse prendere piede anche in altri MMO, sarebbe molto male. Inoltre il gioco è in sviluppo da più di quattro anni e ancora non si vede la fine del tunnel. Non mettiamo in dubbio la sua qualità (che, almeno sulla carta, sembra altissima) ma se molti si sono già stufati ora di aspettare, figuriamoci quando uscirà.
The Repopulation paga invece il fio di una gestione travagliata. A causa di problemi con l’Hero Engine l’anno scorso il team di Above & Beyond Technologies ha interrotto i lavori su questo MMORPG sandbox sci-fi preferendo concentrarsi sullo sviluppo di Fragmented, spin-off survival. Ora sappiamo che Above & Beyond ha venduto i diritti di The Repopulation a Idea Fabrik, la compagnia che gestisce lo stesso Hero Engine, la quale promette di rilanciare il titolo nei prossimi mesi. Ma in verità è difficile essere ottimisti dopo questo cambio di proprietà: dall’Hero Engine non ne viene mai fuori niente di buono, e oggi lanciare un gioco tecnicamente così obsoleto è un mezzo suicidio commerciale.
A pensare a ciò che The Repopulation avrebbe potuto essere, e probabilmente non sarà, non si può non avere un’aria delusa e sconsolata come questo PG.
Ecco invece i premi che avete scelto voi!
Gli Oscar Trash della community
Vincitore per l’evento MMO più triste del 2016: La pubblicità ingannevole di No Man’s Sky
No Man’s Sky stupisce ancora in negativo. Quattro voti per lui, mentre se ne beccano due ognuno la cancellazione di EverQuest Next e la chiusura dell’emulatore Nostalrius.
Citiamo alcuni commenti dei nostri utenti (che, è giusto dirlo, non necessariamente rispecchiano l’opinione di MMO.it):
“Voto per la chiusura di Nostalrius: WoW è cambiato così tanto rispetto al vanilla da essere quasi un altro gioco. L’incontro degli admin di Nostalrius con Blizzard mi faceva pensare ad una possibile ‘ufficializzazione’, ma così non è stato, e non capisco il perché: per la Blizzard sarebbe stato come inserire un botto di contenuti nuovi senza davvero creare nuovi contenuti, quindi una ‘new feature’ senza impegno.” [22 Hekatos Avenue]
“Voto anch’io per la chiusura di Nostalrius essendo molto legato affettivamente ai primi anni di WoW. In seconda posizione avrei messo la delusione avuta da No Man’s Sky ma ora che ci penso non è nemmeno un proprio e vero MMO quello che è stato sciaguratamente pubblicato.” [Starfighter]
“La chiusura di Asheron’s Call, un pezzo di storia dei MMO che si chiude.” [Elladan]
Vincitore per l’MMO più deludente del 2016: The Division
The Division batte al fotofinish Landmark come MMO più deludente del 2016. I due giochi non sono sicuramente paragonabili, dato che sono diversi sotto quasi tutti i punti di vista. È tuttavia evidente che tra i nostri utenti serpeggia un po’ di delusione per The Division, nonostante i molti anni di sviluppo in Ubisoft e le milioni di copie vendute: probabilmente hanno influito anche i tanti glitch e bug (come quello visibile qui sopra). Da registrare inoltre due voti per Warhammer 40000: Eternal Crusade, che non ha ben impressionato neanche il Nolvadex nazionale.
Ecco che ne pensano i nostri utenti:
“Sinceramente The Division mi ha deluso parecchio. Grafica e paesaggi spettacolari, il primo mese di gioco intrigante ma poi… la noia ha avuto il sopravvento. Con l’ultima grande espansione hanno ridato un po’ di carburante al gioco, sicuramente in futuro qualche ora gliela dedicherò, ma per il momento non ne ho assolutamente voglia. Eppure il gioco prometteva così bene.” [Rashap]
“Voto per The Division, per un periodo ero stato tentato di effettuare il pre-order visto l’hype che si era sollevato inizialmente, ma già dopo i primi giorni si intravedevano una valanga di aspetti negativi. Disgustorama” [Starfigther]
“Anche io ho votato The Division visto l’hype che ho avuto prima poi subito perso nei mesi successivi.” [Mourner]
Vincitore per l’MMO col peggior modello commerciale del 2016: ArcheAge
In questa categoria ArcheAge ha superato World of Warcraft per tre voti a due. La community ha dunque confermato la scelta della redazione.
Di seguito invece la riflessione dell’utente 22 Hekatos Avenue sul business model di WoW:
“Va oltre il pay 2 play, è un pay 2 tutto quanto. Canone mensile invariato in 12 anni, espansioni sempre a pagamento, shop in-game in cui niente costa meno di 20 euro… Avidità a go-go, e questo al di là della bontà del gioco.”
Vincitore per il peggior studio MMO del 2016: Daybreak Games
Quasi tutti d’accordo qui. Due voti vanno a Trion Worlds, mentre in cinque hanno votato Daybreak Games. Difficile credere che questo sia lo stesso studio che ha creato MMO storici come EverQuest, EverQuest II, PlanetSide e Star Wars Galaxies. Come scrive Starfighter, “Dopo lo speciale del nostro caro Plinious, non c’è nemmeno possibilità di sbagliare scelta”.
Vincitore per il personaggio MMO più in ombra del 2016: Sean Murray
Anche in questo caso il premio della redazione combacia con quello della community. Il padre di No Man’s Sky si becca tre voti e supera così uno stupito Brad McQuaid, che probabilmente non si aspettava di ricevere due scelte. D’altronde nel 2016 il vero “pallonaro dell’anno” è stato sicuramente Sean Murray che, come dice Starfighter, “l’ha fatta troppo grossa”.
Per Elladan invece il peggiore è Garriott, al quale “andare nello spazio ha fatto davvero male”. E se ci tornasse?
Vincitore per l’MMO in sviluppo che farà flop: Star Citizen
L’ultimo Oscar Trash vede trionfare con quattro voti Star Citizen, su cui i nostri utenti non sembrano nutrire particolari speranze: si va da 22 Hekatos Avenue, secondo cui il gioco di Cloud Imperium Games “così a naso sembra promettere un po’ troppo”, a Elladan, che lo ritiene solo una “furbata”.
Due voti anche per Albion Online: uno di questi è probabilmente arrivato da Starfighter, secondo il quale “l’idea di fondo del gioco è interessante ma il volerlo integrare nei dispositivi mobili mi fa un po’ di ribrezzo”.
Da registrare infine un po’ di scetticismo pure per Shroud of the Avatar, che Rashap teme possa fare “la fine del precedente lavoro di Richard Garriott, Tabula Rasa”. D’altronde, mica si può ogni volta tirare fuori dal cilindro un capolavoro come Ultima Online!
In conclusione, gli Oscar Trash della redazione e della community hanno visto degli esiti molti simili. I grandi protagonisti (o antagonisti?) di questa edizione sono stati Sean Murray con tre statuette e soprattutto Daybreak Games con quattro.
Di conseguenza…
King of Trash 2016: Daybreak Game Company
Vittoria meritatissima per Daybreak Games (o They Break Games?). La corona del Trash è sua: nel 2016 la software house di San Diego ha spaccato tutto. Letteralmente.
Infine una riflessione: questi Oscar Trash possono far sorridere, ma riflettono un malessere dell’industria MMO e di conseguenza il nostro dispiacere, in quanto appassionati di mondi virtuali, nel constatare oggigiorno la presenza di così tanti titoli deludenti. Gli sviluppatori dovrebbero tornare a inventare giochi pensando prima col cuore e poi col portafoglio. Potrà sembrare retorica, ma in un mondo di Early Access, campagne di marketing ingannevoli e hype pompato per aumentare i pre-order rischia solo di essere l’amara realtà.
Si concludono qui gli MMOscar Trash 2016. Grazie a tutti i partecipanti e complimenti vivissimi ai vincitori. Ecco di seguito il nostro sentito regalo!
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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