Il Titanfall originale è stato un titolo con un trascorso travagliato. Quando Respawn Entertainment, software house nata dai reduci di Infinity Ward, presentò la loro prima creatura all’E3 del 2013, catturò l’attenzione di pubblico e critica. Al rilascio, Titanfall fu considerato un ottimo titolo che introdusse interessanti novità nel genere. Purtroppo un comparto tecnico zoppicante, la mancanza di una campagna singleplayer e un supporto post lancio abbastanza limitato ha portato il gioco a cadere presto nel dimenticatoio.
A quanto pare EA non ha rinunciato al franchise, nonostante le vendite tutt’altro che stellari del primo capitolo. Respawn è tornata al lavoro sulla serie e ha dimostrato di saper ascoltare i fan.
Get Ready for Titanfall
Il 2016 è stato un anno molto prolifico per gli FPS multiplayer. Giusto per nominarne alcuni, quest’anno abbiamo avuto Battlefield 1, Overwatch, Call of Duty: Infinite Warfare e abbiamo assistito alla rivalsa di Rainbow Six: Siege. Titanfall 2 arriva un po’ in ritardo rispetto ai titoli sopra citati, ma questo non cambia il fatto che è decisamente uno dei concorrenti al titolo di miglior FPS multiplayer dell’anno.
Essendo MMO.it un sito dedicato al multiplayer, questa recensione seguirà la filosofia del portale. Detto questo bisogna comunque spendere due parole per parlare della campagna singleplayer di Titanfall 2, considerando che la sua mancanza nel primo episodio è stata uno dei punti di maggior critica.
Titanfall 2 offre una campagna singleplayer che si piazza al di sopra di quella dei colleghi senza però risultare stellare. Riesce ad alternare il ritmo tra sparatorie frenetiche e jumping puzzles in una sequenza che risulta gradevole e riesce a tenere il giocatore attivo ed interessato. La storia non è niente di rivoluzionario o particolarmente originale, ma non è la trama in sé il punto di forza della campagna, quanto il rapporto che si costruisce tra il protagonista Jack Cooper e il suo Titan BT. Un rapporto sottolineato da continuo humour e momenti divertenti in cui il povero BT cerca di adattarsi all’atteggiamento ironico e sarcastico del suo pilota. Il ritmo e l’attrattiva della campagna sono innalzati anche dall’ottimo level design e da alcuni momenti memorabili. Menzione d’onore allo scenario in cui Jack può saltare in un istante tra due linee temporali diverse.
In sostanza, la campagna di Titanfall 2 è buona. Non sembra per niente una cosa messa lì per fare numero ed è evidente il lavoro che è stato investito in essa. Detto questo la campagna singleplayer non vale, da sola, il prezzo d’ingresso. È molto breve (sulle 6 ore) e abbastanza dimenticabile. Se volete un FPS singleplayer di qualità ma non vi interessa il multi, fareste meglio a guardare altrove (ad esempio Doom).
Sul campo di battaglia
È infatti nel comparto multiplayer che Titanfall 2 da il meglio di sé e riesce davvero a distinguersi.
Il gioco mantiene lo spirito del primo capitolo nonostante molte cose siano cambiate: la personalizzazione di piloti e Titan, infatti, funziona diversamente da quanto visto in Titanfall. Per i piloti avremo accesso ad una serie di abilità caratteristiche (occultamento, rampino, kunai sonar, ecc.) che andranno ad impattare lo stile di gioco “a piedi” e modificheranno anche l’aspetto esteriore del personaggio. Avrete anche accesso a un vasto arsenale di armi e opzioni di personalizzazione per queste ultime.
Le burn cards, uno dei fiori all’occhiello del primo Titanfall, non sono presenti in questo capitolo. In compenso, è possibile scegliere un’abilità attivabile una tantum quando la barra di richiamo del Titan arriva a circa tre quarti del totale. Queste abilità danno un boost aggiuntivo al pilota per un tempo limitato.
L’assenza delle burn card faranno storcere il naso ai fan di Titanfall, e a buona ragione. Dopo un bel po’ di prove, però, posso dire che il nuovo sistema funziona a dovere. Non dà la stessa sensazione di impatto dell’attivazione di una burn card, ma la presenza delle abilità di classe e di quelle ad attivazione non fa sentire la mancanza della vecchia meccanica.
Il core gameplay di Titanfall 2 è frenetico e divertente come in passato. Nel nuovo capitolo la velocità di movimento è stata leggermente ridotta così come il Time To Kill. Modifiche sicuramente decise per abbassare lo skill floor del titolo, che riescono nel loro intento senza impattare la godibilità della controparte acrobatica del gameplay. Insomma, nonostante questi cambiamenti potete ancora divertirvi in doppi salti e wall run a ripetizione.
Anche la personalizzazione dei Titan cambia molto in Titanfall 2. I nostri robottoni stavolta non sono personalizzabili liberamente ma sono divisi in sei classi con capacità apposite. Ad esempio c’è lo Scorch, ottimo in difesa grazie alla sua capacità di rendere inutilizzabili alcuni passaggi usando la termite, oppure c’è il Ronin, leggero, veloce e armato di spada per gli scontri ravvicinati.
Ognuna di queste classi utilizza armi ed abilità specifiche, compresa un’abilità “nucleo” ad elevata potenza utilizzabile solo sconfiggendo abbastanza nemici da caricare la barra apposita. Ad esempio il Northstar possiede un fucile a lunga gittata, la capacità di lanciare missili e l’abilità di librarsi in un volo stazionario per breve tempo. La sua ultimate gli consente di alzarsi in volo e far piovere una selva di missili verso i suoi nemici al grido di “JUSTICE RAINS FROM ABOVE” (no, questo non è vero).
In generale, il gioco offre abbastanza varietà tra i Titan da permettere agli scontri di essere sempre interessanti. La loro personalizzazione è limitata ad alcune abilità passive e alla customizzazione estetica, ma il gameplay non sembra soffrirne particolarmente.
Il multiplayer presenta le stesse modalità viste nel primo capitolo più alcune new entry. La modalità Logoramento rimane quella più giocata, ma anche le altre, tra cui la nuova Bounty Hunter, hanno un buon numero di giocatori e i tempi di attesa per un match sono molto contenuti.
Le mappe presenti nel multiplayer non sono particolarmente ispirate. Per quanto offrano delle buone possibilità di movimento sia a piedi che sui mech, il design risulta poco interessante, con poche possibilità di sfruttare il movimento verticale rispetto al Titanfall originale. Inoltre presentano poca varietà, soprattutto negli interni, dando ai livelli un aspetto a tratti banale.
Fortunatamente EA ha promesso che dei pacchetti mappe gratuiti verranno rilasciati nel corso del ciclo di vita di Titanfall 2. Già a dicembre è stato pubblicato il primo DLC gratuito, Ricercato di Angel City, che contiene proprio una versione rivista e migliorata di quella che probabilmente rimane la mappa più amata del capostipite. Questa versione permette di sfruttare a pieno i kit di piloti e Titan molto più che nelle nuove mappe. Non c’è da stupirsi che in Angel City si concentrino la maggior parte dei giocatori attivi nel momento in cui scriviamo. La speranza è che le mappe che verranno introdotte con i prossimi aggiornamenti seguano gli stessi standard di qualità.
Titan Cromati
Il comparto tecnico è un altro punto forte di Titanfall 2. La grafica in sé non è spaccamascella (soprattutto i modelli dei personaggi), ma il sapiente uso di effetti di illuminazione e un’ottima qualità delle animazioni rendono il gioco una gioia per gli occhi. Considerato che il Source Engine ha i suoi annetti, è impressionante quel che sono riusciti ad ottenere i ragazzi di Respawn Entertainment.
Titanfall 2 risulta inoltre ottimizzato ad arte. Sul PC di fascia medio-alta su cui è stato provato (i5 6600K, RX 480, 16GB di RAM Corsair), non sono stati rilevati frame drop di sorta. Il gioco, anche a dettagli altissimi, resta inchiodato sui 60 FPS. Considerata la mole di opzioni tecniche disponibili nel menu, è facile vedere che è possibile adattare l’esperienza di gioco a PC di (quasi) tutte le fasce. Inoltre gli sviluppatori sono riusciti a risolvere il fastidiosissimo problema del tearing che piagava il primo Titanfall. Unica nota da segnalare, mi è capitato un paio di volte di trovare dei modelli con sopra dei riquadri neri invece delle texture. Da una rapida ricerca su internet sembrerebbe che si tratti di un problema di compatibilità del gioco con le schede AMD. Capita molto raramente e in situazioni particolari e non impatta la giocabilità in alcun modo, ma è giusto segnalarlo.
È vero, Titanfall 2 non è esente da difetti, ma il gameplay veloce e dinamico, l’ottimo comparto tecnico e la varietà di modalità multiplayer gli permettono comunque di competere ad armi pari con i migliori FPS dell’anno.
CONSIDERAZIONI FINALI
Respawn Entertainment permette al franchise di Titanfall di risorgere dalle ceneri come la proverbiale fenice. Il titolo non è perfetto ma fa tutto quello che deve, qualcosa in più e lo fa anche meglio di tanti altri. Correre sui muri sparando ai piloti nemici per poi effettuare un doppio salto per salire in groppa a un Titan avversario, strappargli una delle batterie e usarla per curare il proprio mech non è mai stato tanto semplice e naturale.
Il comparto tecnico è eccellente, a parte qualche sbavatura qua e là, e il titolo potrà solo migliorare con gli aggiornamenti futuri annunciati da Electronic Arts.
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