Questi sono gli ultimi giorni in cui per Chronicles of Elyria sono disponibili i vantaggiosi prezzi dei pledge Kickstarter, riproposti per breve tempo sul loro store ufficiale (richiede login). Il team di sviluppo ha annunciato come termine “la metà di novembre”, ma i rumors più accreditati sui canali ufficiali parlano di sabato 19.
Dopo questo termine, tutti i pacchetti Kickstarter subiranno una rielaborazione, passando ad una struttura ad albero per permettere al giocatore novizio di potersi orientare meglio. Il cambiamento maggiore sarà però nei prezzi, in quanto soprattutto per la nobiltà (conti, duchi e re) ci sarà un incremento dal 15 al 30% in media sul prezzo del pacchetto. In seguito, al posto di avere una lunga serie di pacchetti tra cui scegliere con vantaggi crescenti, si potrà scegliere una base di partenza (ad esempio Paesano, Avventuriero o Nobile) da arricchire in base al livello che si vorrà avere nella propria casta sociale di riferimento, da panettiere a Re.
A supportare la campagna di crowdfunding da una settimana è stata introdotta una meccanica di layoff, ossia è possibile per chiunque bloccare il prezzo attuale pagando un minimo del 10% del pacchetto scelto, per poi completare il pagamento quando si preferirà farlo (con incrementi minimi sempre del 10%). Questa nuova opzione ha fatto letteralmente esplodere il numero di pledge a Soulbound Studios, dimostrando la volontà di una buona parte della community di supportare il gioco perfino a rate. Attualmente il gioco genera donazioni dai 50’000 agli 80’000 dollari per settimana, con un picco al rilascio dell’opzione layoff, e si attesta in queste ore a oltre 1’630’000 dollari donati.
Ad incentivare un tale flusso di denaro, oltre al gioco base, il team di sviluppo ha messo a disposizione svariati Stretch Goal che verranno mantenuti fino alla fine dell’anno e poi bloccati, in quanto Chronicles of Elyria dovrà essere sviluppato senza maggiori aggiunte. Questo mostra come il team di sviluppo abbia le idee ben chiare sulla propria tabella di marcia e allontana sia i fantasmi di un gioco che potrebbe uscire zoppo con feature aggiunte nel corso del tempo sia, al contrario, il rischio di feature creep, ovvero l’aggiunta sovrabbondante di caratteristiche innecessarie sullo sviluppo di un gioco.
Gamer da sempre, appassionato di Giappone, film sci-fi, GDR cartacei e non, videogiochi strategici, gestionali ed MMO. Ha sempre prediletto il PC come piattaforma di gioco dato che permette di personalizzare e aggiornare l’hardware oltre alle prestazioni grafiche d’avanguardia. Attualmente impegnato su Ultima Online (sì, è anche un retrogamer), attende senza perdere la speranza l’MMO della prossima generazione.
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