Benvenuti nel mondo dell’Eterna speranza. Che a differenza del gioco di cui parleremo è veramente eterna, vista la dedizione con cui i fan credono alle favole. E quella della franchigia videoludica ispirata a Warhammer 40000 sarebbe potuta essere veramente una gran bella realtà, e non solo sogno di molti. Però, come spesso succede nell’universo videoludico, le cose sono andate in modo diverso. E finché a settembre Eternal Crusade non è diventato materialmente realtà su Steam, con un costo di quasi 50 euro, si poteva ancora credere con fervente ottimismo che al day-one qualcosa delle promesse fatte all’inizio dello sviluppo (mi ricordo un’intervista che feci all’allora lead designer Miguel Caron) fosse poi mantenuta, ma ora le cose stanno diversamente.
Non che sia tutto da buttare, anzi. Ma di certo Eternal Crusade non è quel che ci si aspettava dovesse diventare. Sgombriamo subito il campo dal malinteso più grande, malinteso di certo non generato dai giocatori ma dalla software house stessa, Behaviour Interactive: Eternal Crusade non è un MMOFPS e neppure un MMO. È uno shooter ad arene, e se lo prendiamo come tale possiamo anche apprezzarlo per alcune cose. Di certo se vi aspettate di falciare una marea di Tiranidi rimarrete profondamente delusi, anche perché l’unica modalità che lo consente è la coop a 4 giocatori, che è pure la modalità meno giocata, sebbene la campagna da portare a termine, in fatto di immersione e gameplay, sia forse una delle cose migliori del gioco. Le altre modalità prevedono una schermaglia su mappe di medie dimensioni con un numero limitato di player, e le battaglia su larga scala con molti più giocatori impegnati. Le varie classi speculative a seconda della razza, alla fine, pur se con qualche piccola differenza, si assomigliano fra di loro, anche se prendere le veci di uno Space Marine, buono o “cattivo”, fa sempre un piacevole effetto.
WAAAAAAAGH… ops
Occasione sprecata, quindi? Sicuramente sì per quanto riguarda la possibilità di ricreare un universo massivo che, vista l’importanza del brand, poteva essere decisamente avvincente. Ed invece dovremo accontentarci, per quasi cinquanta euro, di massacrarci fra le quattro frazioni presenti nel gioco (Space Marine, Caos, Orki e Eldar, con le bestie verdi più forti in mischia e gli Eldar specialisti dalla distanza) in mappe discretamente grandi e ben rappresentate graficamente, ma che lasciano a desiderare in puri termini di gameplay. Infatti, a parte la possibilità di impersonare una delle cinque classi a disposizione (per gli Eldar due in più), ben delineate nelle armi e nell’equipaggiamento, per il resto sembra proprio di essere davanti a uno shooter molto generico, con meccaniche che non certo fanno gridare al miracolo le quali, pur regalando qualche momento di divertimento, vengono pesantemente limitate dal fatto che il gioco in sé non è decisamente user-friendly.
Il problema principale nasce dal fatto che, una volta buttati nella mischia dopo un breve tutorial, dovrete vedervela con giocatori che sono lì da eoni prima di voi, si sono fatti tutta la gavetta delle fasi beta, magari hanno pure acquistato un founder pack e possono vantare un equipaggiamento che voi potete solo sognarvi. Sarete carne da macello per un bel po’ di tempo, anche se skillati ed avvezzi a questo tipo di genere, fidatevi. A meno che, ovviamente, non decidiate di darvi all’acquisto sfrenato all’interno dello shop in-game e comprarvi a suon di soldi reali quel che vi manca, in termini di potenza di fuoco e armatura, per poter sopravvivere e lottare alla pari con quelli arrivati prima di voi.
Pay to win non è propriamente la sigla più adatta, ma di certo, dopo aver scelto la formula del buy to play, una delle opzioni sarà spendere altri soldi per poter sperare di essere competitivi, acquistando pacchetti di crediti che vi daranno l’occasione di migliorare fin da subito attraverso lo shop. Non che il divertimento manchi del tutto senza mettere mano al portafoglio, anche perchè i gettoni di gioco li accumulerete, (molto) poco alla volta, anche giocando. L’atmosfera degli scenari è buona e fedele al gioco da tavolo: tutti gli appassionati si ritroveranno immersi in ambienti familiari, dove si sentiranno a casa. Gli effetti grafici, pur senza far gridare al miracolo, rendono discretamente la sensazione di trovarsi su un vero campo di battaglia, mentre i modelli poligonali dei personaggi e delle classi sono realizzati in maniera proficua. Completando i vari scenari accumulerete punti esperienza ed anche qualche moneta di gioco che potrete spendere in piccoli upgrade del vostro personaggio che poco alla volta potenzierà, sbloccando i vari rami, le sue abilità.
La mia fede è (in)crollabile
La mappa che potrete richiamare in ogni momento del combattimento è ben strutturata, e troverete facilmente indicati gli obiettivi da completare e l’avanzamento del corso della battaglia. Dovrete difendere o conquistare varie zone, ed anche per questi compiti vi saranno assegnati dei punti. Di certo se farete il lupo solitario non combinerete proprio nulla. Dovrete coordinarvi con i vostri compagni di squadra per organizzare un strategia comune, altrimenti sarete spazzati via in un lampo. Caratteristica simpatica quella che vede la possibilità di salire sui veicoli ed investire i nemici oppure cannoneggiarli, a seconda delle caratteristiche del mezzo su cui sarete. Il tutto con una buona fluidità, senza problemi grossi di lag o di connessione, questo bisogna ammetterlo. Potrete anche alternare colpi di arma da fuoco ad altri portati con armi bianche, che però non sono soddisfacenti come potrebbero (e dovrebbero) essere.
Più in generale, una certa mancanza di polishing e raffinamento colpisce tutti i comparti del gioco. Colpa probabilmente della fretta con cui Eternal Crusade è dovuto uscire sul mercato PC a settembre, mentre probabilmente avrebbe avuto ancora bisogno di diversi mesi di sviluppo (o anni, se si fossero mantenute le promesse di un MMOTPS a là PlanetSide 2). Insomma, per il prezzo che costa il gioco mantiene molto meno di quello che vale, purtroppo. Peccato, perché spesso s’intravede, giocando, l’enorme potenzialità di ciò che Eternal Crusade avrebbe potuto essere, ma allo stato attuale risulta difficile consigliarlo per via della pochezza dei contenuti, nonostante un impianto base “fun”.
Behaviour Interactive continua a promettere che il titolo vedrà l’uscita di numerosi update ed espansioni post-lancio, tutte rigorosamente gratuite, che pian piano avvicineranno il gioco a quella che era la sua visione originaria, ma al momento siamo ancora lontanissimi. Poi sta a voi decidere se “avere fede” oppure no.
CONSIDERAZIONI FINALI
Che peccato. Già sbavavo all’idea di crearmi uno Space Marine del Caos e farlo crescere all’interno di un mondo aperto massivo, lottando contro centinaia di nemici, molti dei quali Tiranidi. Ed invece la naftalina ha colpito la maggioranza delle promesse fatte da Behaviour Interactive, anche per colpa della fretta con cui Bandai Namco ne ha preteso l’uscita sul mercato. Ne è venuto fuori uno shooter multiplayer che sarebbe totalmente anonimo se non fosse per il fatto di avere dalla sua un brand che un minimo di appeal, anche in questo formato, lo mostra sempre. Per il resto, a quasi cinquanta euro e con un negozio assolutamente da frequentare se si vuole vincere qualcosa, Eternal Crusade è decisamente una delusione. Qualche partita la potrete fare, ma vi stancherete presto di meccaniche di gioco straviste e di una modalità coop discreta, ma purtroppo poco frequentata.
Azz. 1.5? Stiam messi male male allora -.-‘
Indubbiamente il gioco non ha convinto il nostro Nolvadex ;) Però sono passati dei mesi, potrebbe essere migliorato con le ultime patch!