Il fondatore di Visionary Realms e creative director di Pantheon: Rise of the Fallen Brad McQuaid, noto per aver lavorato anche su EverQuest e Vanguard, ha scritto un interessante post sul forum ufficiale di Pantheon riguardo alla chiusura dei vecchi MMORPG.
Queste le sue dichiarazioni:
“La cosa ironica è che mentre sviluppavamo EverQuest speravamo e pregavamo che la gente ci giocasse per almeno 2-4 mesi. Nessuna espansione era stata programmata. […] Invece [EverQuest II] iniziò a essere progettato come un vero sequel, dato che pensavamo che la gente si sarebbe stufata di EverQuest dopo un po’ di mesi, a prescindere da quanto fosse bello il gioco.”
McQuaid ha aggiunto che cercherà di tenere aperto Pantheon il più possibile e, se un giorno non potesse più farlo, vorrebbe affidarlo nelle mani della community e dei giocatori stessi.
“Se uno sviluppatore avesse un MMO semplicemente troppo vecchio, con troppi pochi giocatori per renderlo economicamente conveniente, la mia speranza è che il gioco possa essere lasciato online dato che i costi di mantenimento ormai sono molto bassi. Penso che si possa dire senza dubbio che i costi per tenere online i server di un MMO ‘tramontato’ siano piuttosto banali, e in futuro lo saranno sempre di più. Se quindi non si può biasimare una compagnia per aver chiuso un MMO in passato, a mano a mano che si va avanti io non vedo che una sola ragione per chiudere un MMO… e sarebbe legata al marketing.”
In un AMA su Reddit Brad McQuaid detto “Aradune” ha inoltre risposto a molte domande sul suo nuovo MMORPG.
Quando gli è stato chiesto che cosa distingue Pantheon dal resto degli MMO sulla piazza, McQuaid ha risposto: “Si potrebbe discutere sul fatto che il mercato massivo è saturo di MMO casual orientati al singleplayer. All’esatto opposto, tuttavia, il mercato manca di giochi impegnativi, sociali, cooperativi, orientati al gruppo e costruiti sulla community, con una grossa enfasi sul creare un PvE in cui l’ambientazione conti davvero – rendendola qualcosa di più di semplici NPC, un vero ambiente virtuale. I giocatori impareranno a collaborare, le classi saranno interdipendenti e il gioco di squadra sarà ricompensato; i giocatori combatteranno contro lo stesso ambiente per raggiungere la vittoria e potenziare i propri personaggi”.
Alcuni degli utenti hanno pressato McQuaid sul suo passato, per sapere come conta di evitare di ripetere il traballante lancio di Vanguard e la sua morte prematura. In una delle sue risposte ha detto che è importante per la compagnia avere una somma di denaro per il futuro (letteralmente “nest egg”) in modo da poter tenere i server online altri sei mesi in caso di emergenza.
Per il resto gli argomenti trattati spaziano dai raid dall’endgame, dai ruleset disponibili per i vari server fino agli eventuali pacchetti per l’early access. Potete leggere tutte le risposte del game designer americano direttamente su Reddit.
Vi ricordo inoltre che ad aprile MMO.it ha intervistato McQuaid.
Fonte: Massively OP 1, Massively OP 2
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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