L’uscita di No Man’s Sky su PC è imminente. Diciamolo subito: come verrà esplicitato dopo, No Man’s Sky non è un MMO.
L’interesse di MMO.it verso il titolo, comunque, è evidente se si considera che il gioco prometteva un’alternativa a due titoloni che invece fanno del multiplayer larga parte del loro interesse, cioè Elite Dangerous e Star Citizen, e per via del fatto che una forma di multiplayer era stata promessa più volte dal creatore del titolo, Sean Murray.
È ancora impossibile dare un giudizio completo sul titolo di Hello Games, dal momento che su PC non è ancora uscito, ma è bene offrire qualche chiarimento soprattutto a chi lo vuole comprare o lo ha già preordinato, magari senza avere chiarissima la situazione.
Fin da subito è bene capire che, come verrà dimostrato, No Man’s Sky ha avuto una campagna marketing molto scaltra, al punto da definirla “furbetta”, e ha totalizzato una quantità di preorder sul sito ufficiale veramente notevole, soprattutto per un titolo indie. Il gioco sembra quindi un successo sicuro. Eppure ancora oggi, a un giorno dal lancio su PC (che avverrà il 12 agosto alle ore 19), molti su internet si interrogano ancora chiedendosi: ma cosa si fa, veramente, in No Man’s Sky?
Le informazioni sono abbastanza confuse, il che è piuttosto atipico per un gioco tanto atteso, al punto che ancora c’è da interrogarsi sulla natura del suo gameplay. Di fatto un simulatore di esplorazione spaziale con miliardi di pianeti e di forme di vita generati proceduralmente “alla Spore” (o alla Elite Dangerous, Space Engine e simili), l’avventura è quella di arrivare al centro della Galassia. Già qui si è sorto il primo dubbio, perchè c’è chi sostiene che sia una sola la galassia nel gioco, e altri che si basano sul concetto di “Universo”, per cui l’obiettivo è arrivare al centro dell’Universo composto da tante galassie. Sean Murray per la verità ha parlato più che altro di galassie, ma ha sempre glissato sul concetto per cui ce n’è solo una o più.
Quando era stato annunciato, No Man’s Sky era un gioco indie con alcune idee innovative, ma è stato subito visto da alcuni come un potenziale capolavoro che avrebbe precorso i tempi. Sono iniziate a spargersi in giro per l’internet tutta una serie di congetture, con il placet almeno tacito di Murray, che non ha mai detto più di quanto strettamente servisse e non ha mai negato eventuali speculazioni, che sono nate proprio per via dell’abile campagna pubblicitaria “per omissione” che è stata portata avanti dagli sviluppatori.
Salito alle stelle l’hype, la gente ha preordinato moltissimo e tanti di questi oggi, visto il prodotto di persona, si lamentano del fatto che No Man’s Sky sarebbe estremamente vasto ma poco profondo. Il punto qui è che, salvo un’enorme eccezione di cui parliamo tra poco, nessuno ha mai promesso la luna: la community ha da anni innalzato il gioco ben oltre il suo principale obiettivo (cioè di fatto l’esplorazione) e Sean Murray non ha mai negato, anzi, ha cavalcato a nozze l’hype che nemmeno lui si aspettava di vedere. Nel frattempo è stato mantenuto stretto riserbo sul gameplay del gioco: forse, dicono alcuni, perchè “di ludico” c’è effettivamente poco.
Sean Murray inoltre ha apertamente sviato sull’aspetto multiplayer del titolo. È questo un po’ il casus belli che permette a MMO.it di occuparsi criticamente del marketing portato avanti negli scorsi mesi.
A quanto pare due streamer, in diretta pochi giorni fa, si sono trovati all’interno del vastissimo universo di gioco. Così vasto che una delle poche caratteristiche ben esplicitate era il fatto che sarebbe stato difficilissimo trovarsi tra giocatori, ma che ciò era possibile. Il problema è che, pur essendo nello stesso luogo, nessuno dei due vedeva l’altro, ed anzi il tempo e il clima erano differenti.
In più occasioni Sean Murray ha parlato del multiplayer di No Man’s Sky, confermando la possibilità di incontrare altri giocatori, come dimostrato dal video in calce. Qualora ciò sia un problema momentaneo o il sintomo di una colossale balla (c’è già chi dice che non esiste alcun netcode all’interno di No Man’s Sky) aspetteremo a vederlo. Quel che è certo è che molti, forse giustamente, hanno cancellato il loro preorder.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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[…] spaziali.Questo genere di marketing è proseguito fino alla release del titolo. Come già citato in un altro articolo che abbiamo pubblicato il giorno stesso dell’uscita del gioco, forse una delle promesse più spudorate era stata quella, esplicita, del multiplayer: i giocatori […]