Quando un MMORPG è dotato di uno negozio che sfrutta transazioni con valuta reale il rischio di P2W (pay to win) è sempre dietro l’angolo. Il Black Desert Online dei coreani Pearl Abyss aveva fatto un discreto lavoro sotto questo punto di vista, giungendo vicino a quella maledetta linea solo con l’Elion’s Tear, una pozione che permetteva di resuscitare istantaneamente il proprio personaggio, ma senza superarla. Ieri, tuttavia, nel subreddit ufficiale del gioco è stato pubblicato un post da una persona daltonica che si lamentava del fatto che non riusciva più a vedere i giocatori che indossavano il cosiddetto “ghille suit” in PvP. Subito è scoppiata la rivolta popolare e il post è diventato quello con più upvotes di tutto il subreddit.

La questione, tuttavia, non è nuova: da quando è stato introdotto nel Pear Shop di Black Desert Online l’oggetto incriminato, che ufficialmente si chiama Treant Camouflage Set, sono stati in molti a lamentarsi di esso sui diversi forum dedicati al gioco, un po’ perché questo equipaggiamento è sin troppo efficace, rendendo i personaggi che lo indossano quasi completamente invisibili a causa del mimetismo con la vegetazione e del fatto che non appare più il loro nome sulla loro testa, un po’ perché è un set che si può ottenere solo pagando, quindi P2W. Potete immaginare i devastanti effetti in PvP di un gruppo di cespugli che d’un tratto prendono vita e gankano il malcapitato di turno senza possibilità di risposta!

Pearl Abyss non ha ancora dato risposte ufficiali, ma la situazione va risolta per evitare che questo polverone si trasformi in qualcosa di più pericoloso. D’altronde se è vero che la tuta mimetica è un concept interessante per un gioco come Black Desert Online, è anche vero che non c’è giustizia se la possono ottenere solo coloro che sono disposti a sborsare €30.