Benvenuti nella prima puntata dell’editoriale La locanda di Galazon!
Oggi parliamo di tecnologia e videogiochi: che si tratti di un connubio imprescindibile è chiaro come la luce del sole. La tecnologia a cui mi riferisco in questo editoriale non è però quella basata sulla potenza di calcolo di un processore o di una scheda video, bensì quella che ha accompagnato e accompagnerà le periferiche che ci permettono di godere a pieno dei titoli che amiamo. Così come il cuore e l’anima di un PC diventano ogni anno più forti e più veloci così gli arti (ovvero le periferiche) diventano più complessi.
Vi ricordate gli albori del genere? Tastiera scrausa, mouse a rotella e tanta passione per le prime avventure digitali in mondi massivi basati su universi persistenti. Oggi il modo di approcciarsi ad un MMO è molto cambiato ed in parte questo cambiamento è dovuto ad una serie di nuovi oggetti plug-in che hanno rivoluzionato il gaming stesso. In quest’epoca, almeno in certi ambienti, sei considerato alla stregua di un n00b se non possiedi nel tuo armamentario una tastiera rigorosamente meccanica in grado di “macrare” una serie infinita di skill di gioco ed un mouse talmente carico di tasti da fare sembrare il pannello di controllo della prima serie di Stark Trek una macchinetta del caffè.
Nonostante l’ironia, è innegabile che lo sviluppo delle periferiche di gioco abbia realmente giovato al gioco stesso elevandolo ad un livello inarrivabile fino a qualche anno fa. Ma se mouse e tastiere hi-tech sono ormai la norma quest’anno è pronto ad accogliere la periferica che a detta di molti cambierà il volto dei videogiochi in modo radicale: la realtà virtuale. I dati fatti registrare dai preorder di Oculus Rift e HTC Vive (sold out in pochi minuti) dimostrano che l’ora del cambiamento è arrivata. Ma questa nuova tecnologia come influirà sugli MMO? Sarà davvero la ciliegina sulla torta o si rivelerà un fiasco epocale?
Facendosi prendere dall’euforia del momento, e visti i nomi coinvolti nello sviluppo della realtà virtuale, non è che si sbagli più di tanto: la risposta sarebbe scontata. Ma prima di pensare che un visore virtuale accompagni le sessioni di gioco di tutti gli appassionati di MMO bisogna fare alcune considerazioni.
Il primo step da considerare è chiaramente il costo da sostenere. Le periferiche VR si sono affacciate sul mercato con un prezzo che si avvicina parecchio al migliaio di euro, che sommato al prezzo del resto dell’hardware necessario per godere dell’esperienza ludica si trasforma in una spesa davvero esagerata. Come detto in precedenza la tecnologia ha fatto passi da gigante trainando con sè il mondo dei videogiochi. Oggi il nostro passatempo preferito offre dei dettagli che rasentano il fotorealismo e tutti noi sappiamo che per restare imbambolati davanti il monitor serve un PC “potente”: e potente oggi vuol dire anche caro in termini di costo.
Altro punto da tenere in considerazione è la VR sickness. Indossare il visore VR vuol dire letteralmente staccarsi dalla realtà per entrare in un’altra e questo a lungo andare può portare ad un senso di nausea. Se da un lato è vero che la ricerca e lo sviluppo delle società dietro la commercializzazione di questi dispositivi ha fatto passi da gigante è altrettanto vero che spesso e volentieri una sessione di gioco in un MMO non è paragonabile a nessuna sessione degli altri generi. Chi ha tempo, e anche denaro, può immergersi nell’universo massivo anche per 12/14 ore consecutive perché spinto dalla brama di ottenere un determinato item o per cercare di superare un raid di una certa difficoltà. Provate ad immaginare cosa può significare tornare alla real life dopo 12 ore di realtà virtuale. Beh non deve essere una cosa tanto facile per l’organismo.
Least but not last è il costo che devono affrontare gli sviluppatori. Ci sono già softco che hanno annunciato MMORPG in salsa VR ma stiamo parlando di titoli nuovi in fase assolutamente embrionale. Tutti i giochi presenti sul mercato da un po’ di tempo dovrebbero affrontare nuovi costi di sviluppo per entrare nel dorato mondo della realtà virtuale. Se alcuni colossi potrebbero pure pensarci per le realtà più piccole questo passaggio è praticamente infattibile, specialmente oggi che il mercato MMO non è particolarmente ricco.
Leggendo questo articolo potreste pensare che sono assolutamente contro la realtà virtuale nel mondo massivo, ma in verità non è così. Quello che credo è che il “nostro genere” non sia assolutamente pronto a fare questo salto nel futuro. Personalmente non vedo l’ora di avere la possibilità di muovermi ed interagire all’interno di un mondo virtuale in grado di evolversi come quello degli MMO. Purtroppo, però, penso che dovrò aspettare ancora un decennio prima di farlo.
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[…] Al momento non sono ancora stati divulgati dettagli più precisi, ma difficilmente si potrà pensare a una nuova versione del gioco sviluppata appositamente per PlayStation VR. Sony, d’altro canto, ha comunque confermato che oltre 50 giochi saranno disponibili per la Realtà Virtuale su PlayStation 4 già nel 2016, cosa che aprirà sempre di più alla possibilità, forse, di MMO sviluppati in VR, eventualità analizzata dal nostro Galazon nel suo ultimo editoriale. […]