Come promesso dagli sviluppatori, prima su PC e Mac e successivamente su PlayStation 4 e Xbox One è puntualmente arrivato Orsinium, il secondo DLC di The Elder Scrolls Online (TESO per gli amici).
Preceduto dalla patch 2.2.5, il contenuto debutta ad appena due mesi dall’uscita di Imperial City e costa 500 Crowns in più, ovvero 3000, corrispondenti su PC a €20,99. Un prezzo sicuramente più alto della media dei DLC sul mercato, che fa sorgere la domanda: ne vale la pena? Cerchiamo di scoprirlo insieme.
Viaggio a Wrothgar
Orsinium ci catapulta nella regione di Wrothgar, ancestrale patria degli Orchi dove si trova l’omonima città-capitale: Orsinium è stata oggetto di assedi e saccheggi numerose volte nel corso delle ere, al punto da essere diventata un cumulo di macerie in rovina. Ma ora non più: Re Kurog, l’autoproclamato capo dei clan degli Orchi, ha deciso di rifondare la città e riportarla agli antichi fasti. Kurog ha sguinzagliato messaggeri per i quattro angoli di Tamriel, invitando a corte gli eroi più intrepidi per aiutarlo a sconfiggere i suoi nemici e a dare vita a un nuovo, grande regno degli Orchi. Inutile dire che tra questi eroi ci siamo anche noi.
Da notare che per accedere al nuovo contenuto non è necessario essere al cap, anzi: Orsinium può essere giocato a qualsiasi livello dal momento che il sistema scala automaticamente i PG al VR15. Una scelta coraggiosa e azzeccata, in linea con la volontà dichiarata dal creative director di ZeniMax di rimuovere i veteran rank in futuro, che permette di giocare con i propri amici e compagni anche se non allo stesso livello.
Appena entrati in gioco e accettata la nuova quest potremo raggiungere Wrothgar a piedi dalle regioni adiacenti, Stormhaven e Bangkorai, o semplicemente teletrasportandoci in loco con un wayshrine. Una volta qui, ci vorrà molto poco per essere coinvolti nei sanguinosi eventi del regno.
Orsinium si propone come un DLC fedele ai canoni del gioco base: ci sono le tipiche quest ad area di TESO, i delve da ripulire, gli skyshard da trovare e i boss open world da sconfiggere. Le missioni secondarie sono molte, e non tutte ugualmente riuscite o divertenti. Più in generale, il sistema di questing di Orsinium ricalca abbondantemente quanto visto in TESO, con tutti i pro e i contro del caso da tenere in considerazione. Diverse le daily quest, sia singole sia di gruppo, spesso riguardanti l’uccisione di un boss: questi ultimi sono più tosti di quelli del gioco originale e richiedono tanti giocatori per essere affrontati senza soccombere. Non mancano all’appello neanche due public dungeon, Rkindaleft e Old Orsinium, grandi e pieni di segreti da scoprire.
Lunga vita al Re
Vera protagonista dello show è però la nuova storyline, che ci vede appunto rispondere alla chiamata del sopracitato Kurog e di sua madre, l’anziana consigliera Forge-Mother Alga. La regione è in tumulto: gli Orchi non sono una nazione unita e Orsinium è tuttora un cantiere aperto lontano dall’essere completato. Molti clan operano come regni indipendenti o si oppongono direttamente al potere di Kurog: da qui la richiesta del Re-guerriero di aiutarlo a scoprire le macchinazioni che agitano le acque e a unificare il reame. Non vogliamo spoilerarvi nulla del prosieguo della questline, che ha una longevità di circa dodici ore e merita di essere giocata. La narrazione in Orsinium riveste dunque un ruolo primario, ed è un vero peccato che la storyline non presenti praticamente diramazioni basate sulle scelte del giocatore (invece punto di forza della nuova espansione di Star Wars: The Old Republic, Knights of the Fallen Empire): in Orsinium troviamo giusto qualche sparuta opzione di dialogo, che tuttavia non influenza l’andamento generale degli eventi.
Storytelling a parte, ciò che mi ha convinto è la caratterizzazione della nuova area di gioco: Wrothgar è una regione di montagna aspra e selvaggia, i cui abitanti per vivere hanno dovuto imparare a far fronte alle intemperie, al clima rigido e ad animali troppo cresciuti (chi ha giocato The Elder Scrolls V: Skyrim ritroverà i Mammuth e i pastori giganti della tundra). Orsinium rappresenta un vero spaccato sulla cultura e le tradizioni degli Orchi e, in questo senso, l’art direction aiuta molto: arazzi sulle pareti, sculture sotterranee e antichi bassorilievi raccontano in forma visiva miti arcaici e leggende del popolo orchesco (a proposito, si può dire “orchesco”?) contribuendo ad allargare il già ricco sottotesto dato da scritti e documenti, che possono essere letti in pieno stile The Elder Scrolls.
Ben realizzata anche la città di Orsinium, che cambia in riflesso alle azioni del giocatore: completare missioni e obiettivi infatti contribuisce alla ricostruzione della capitale, che viene progressivamente dotata di nuove mura, strade e templi. Peccato si tratti di un cambiamento solo estetico, che a conti fatti non impatta minimamente sul gameplay e spreca il potenziale di una buona idea. A Orsinium è inoltre disponibile il Museo delle glorie degli Orchi, edificio in cui esibire i preziosi trofei e manufatti che abbiamo reperito nelle nostre avventure: chi vorrà completare al 100% la propria collezione di cimeli orcheschi ne avrà per ore.
Durante nostre peregrinazioni a Wrothgar siamo inoltre accompagnati da un’ora di score musicale inedito, con brani non memorabili ma comunque di buona qualità.
Un’arena per un solo giocatore… meraviglie dei MMORPG
Nella community si è discusso non poco della Maelstrom Arena, nuova sfida singleplayer che vede un giocatore affrontare nove ondate di nemici di difficoltà crescente: ad ogni ondata sconfitta si guadagna una cassa contenente loot come armi e armature di alto livello. La Maelstrom Arena è giocabile a due livelli di difficoltà, normal e veteran, e richiede una certa abilità per trionfare sulle molte trappole e insidie che ci si trova ad affrontare.
Qui però subentra anche un altro tipo di discorso, ovvero: si sente davvero il bisogno di un’arena per giocatore singolo in un MMORPG? Io penso si tratti di una feature piuttosto superflua e, sebbene la Maelstrom Arena mi abbia anche divertito per alcune ore, rimane comunque la sensazione che ZeniMax potesse concentrare i suoi sforzi su modalità più utili, come nuovi dungeon endgame o, perchè no, il tanto atteso housing.
Con Orsinium debuttano poi quattro ricette di Provisioning, lo stile di crafting Ancient Orc, diciotto set inediti e una cavalcatura, il Cave Bear: la mount può solo essere acquistata nel Crown Store, singolarmente per 1800 Crowns o inclusa nell’Orsinium DLC Collector’s Bundle per ben 5000 Crowns. Sarebbe stato più equo se i player avessero potuto ottenere il Cave Bear anche giocando, ma tant’è. D’altronde è giusto che a Orsinium ci siano gli orsi. Ok, questa era pessima…
Infine fanno storcere il naso alcuni bug di troppo, per lo più legati a quest che si bloccano, che ZeniMax sta tempestivamente tentando di correggere.
CONSIDERAZIONI FINALI
Orsinium introduce una quantità di contenuti più che soddisfacente rappresentati da una nuova immensa regione, una storyline inedita, un’arena singleplayer, decine di side quest e sottotrame, sei boss open world, due public dungeon e tanti nuovi set di armi e armature. Ampiamente promossa quindi la longevità, dal momento che per completare tutte le missioni e le principali sfide di Wrothgar ho impiegato una trentina di ore. Visto tuttavia il prezzo elevato del singolo contenuto, se si vuole giocare a Orsinium il consiglio è di sottoscrivere almeno un mese di ESO Plus, che costa meno e dà accesso anche all’Imperial City.
Orsinium è insomma un DLC di buona fattura ma estremamente classico nella struttura e prigioniero del timore di cambiare. Per evolvere davvero il suo MMORPG ZeniMax deve spezzare le catene della monotonia di fondo, e i prossimi DLC dedicati a Gilda dei Ladri e Confraternita Oscura potrebbero essere un’ottima occasione.
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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[…] parallelismi di Thieves Guild con Orsinium sono assai, e vanno dalla natura prettamente PvE dell’espansione al fatto che anche stavolta […]