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DRAGOMON HUNTER – ANTEPRIMA CLOSED BETA

DRAGOMON HUNTER – ANTEPRIMA CLOSED BETA

Dragomon Hunter è il nuovo tentativo da parte di Aeria Games di proporre ad un pubblico “anche” occidentale un MMORPG entry level con un feeling tipicamente cartoonesco e manga. Ora approda alla closed beta americana proprio in questi giorni, e noi, grazie alla concessione dei PR europei abbiamo avuto modo di testarla.

Il MMORPG prende il nome dal focus principale del gioco, e cioé i Dragomon, ovvero i mostri dalle fogge più disparate che troverete sparsi ovunque lungo l’universo esplorabile. Ce ne sono più di 100, ed avrete la possibilità, sconfiggendoli, di catturarli e di poterli usare come cavalcature collezionabili. Devo dire che l’estetica di Dragomon Hunter, pur non raggiungendo di certo livelli da primato, riesce a convincere proprio per il suo tratteggiare in maniera colorata e divertente i personaggi principali, i veri protagonisti del MMORPG, appunto queste “bestie” diversificate in maniera pregevole per caratteristiche e dimensioni. Da sempre, infatti, specialmente per i giocatori alle prime armi, ma spesso anche per gli hardcore player, il “mito” della cavalcatura rimane un elemento determinante tra le caratteristiche che danno successo ad un prodotto, e da questo punto di vista Aeria Games ci ha costruito sopra un mondo massivo.

dragomon hunter

Per quanto riguarda il gameplay, per i livelli che abbiamo potuto provare, niente di troppo innovativo sotto il sole. La grafica manga è carina e piacevole, come già detto, mentre i contenuti non si discostano molto da tanti altri prodotti dello stesso tipo usciti negli ultimi anni.

Potremo scegliere fra quattro classi (i classici stereotipi del tank, dei DPS ranged e melee e del curatore, anche se questo appare il più interessante, visto che picchia anche come un pazzo), senza una personalizzazione del personaggio che evada dalle solite opzioni (scarse). Potremo avere a disposizione un compagno di avventure che sembra un lontano parente di un Pokemon (che combatterà per noi e potrà migliorare il proprio equipaggiamento, oltre che cambiare classe, se vorremo), sviluppare un crafting piacevole, con tutti i crismi del genere, proposti in maniera semplice ed efficace, e combattere contro altri giocatori scegliendo una delle due fazioni PvP presenti nel gioco da un certo livello in poi.

Inoltre è da segnalare la solita tendenza odierna al single-playing, visto che le Hunt, le cacce che vi assicureranno la cattura dei più o meno rari Dragomon in circolazione, sono completabili tranquillamente in solo, e non è dato bene da capire, in questa prima fase beta, quali contenuti endgame di gruppo saranno disponibili alla release finale. Di certo ci sono a disposizione i classici strumenti dedicati alle gilde, che fin da ora potrete creare, mentre a livello visivo la caratterizzazione (parlo della scelta degli sviluppatori) del personaggio e del vostro pet pare essere soddisfacente, sempre nell’ambito (voluto) della dimensione completamente “fan” del prodotto.

Il combat è modernamente action, e quindi dovrete mirare il bersaglio senza la possibilità di taggarlo. Inoltre le abilità, soprattutto quelle che acquisirete a livelli superiori, potranno essere concatenate in un buon numero di combo dagli effetti piacevoli anche visivamente, cosa abbastanza rara per giochi di questo genere. È anche vero che la difficoltà del gameplay non è certo proibitiva e, specialmente all’inizio, non farete certo fatica a macinare livelli su livelli, anche perché sia la quantità di esperienza per progredire sia l’effettivo valore dei mob che incontrerete non sarà certo proibitivo, almeno per i primi venti.

Dragomon Hunter

Sicuramente Dragomon Hunter non è un MMO che potrà catturare l’attenzione di un certo tipo di giocatori, ma si presta decisamente bene a chi vuole approcciare, specie per la prima volta, un MMORPG manga orientale con uno stile prettamente votato al divertimento, agli eventi colorati e alle quest giornaliere da fare scanzonatamente senza pensare troppo alle equipaggiamento “pr0” da avere per completare l’ennesimo raid.

A me l’atmosfera leggera non è dispiaciuta, anzi. I personaggi dalle piccole dimensioni che cavalcano mostri decisamente più grandi di loro sono per ora accattivanti sufficientemente per dedicare loro almeno qualche ora di gioco, come buon diversivo, a patto che piaccia il genere lievemente “puccioso” (e fan di questo tipo di prodotto ce ne sono), magari da inframezzare a una sessione di The Elder Scrolls Online e una di Guild Wars 2.

Considerando che il tutto è approdato per ora solo ad una prima fase beta, e senza bug, le cose non potranno che migliorare, a livello di contenuti, nel prossimo futuro. Dragomon Hunter non rappresenta niente di pretenzioso, ma è un MMO con una curva di difficoltà decisamente bassa che non nasconde di essere indirizzato ad una specifica fascia di pubblico.

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