Larian Studios ha colpito ancora una volta dritto al cuore dei giocatori di GDR vecchio stile con il suo Baldur’s Gate 3, uscito pochi giorni fa in Early Access su Steam, GOG e Stadia al prezzo di 59,99€. I primi due capitoli della serie sono stati precedentemente trattati da BioWare, altra compagnia famosa per le ampie sfaccettature dei propri giochi di ruolo, con la differenza che purtroppo il sistema di combattimento è risultato sempre legnoso e poco appagante. Larian, con i due Divinity: Original Sin, ci ha mostrato come i suoi giochi di ruolo siano freschi, divertenti e profondi, tanto nella storia quanto nel combat system, al punto tale da sembrare delle vere e proprie giocate tra amici con un master invisibile.
Quindi, per la prima volta, non solo Larian si è ritrovata a dover lavorare ad un sequel di due capitoli realizzati precedentemente da un’altra grande software house del settore, ma basata su una campagna già esistente. La storia riprende ancora una volta Forgotten Realms, uno dei più popolari setting di Dungeons & Dragons che ha ispirato numerosi videogiochi tra cui Icewind Dale, Neverwinter Nights e, ovviamente, i primi due Baldur’s Gate.
Per quanto il team di sviluppo belga sia abile nel trattare i propri titoli, il progetto ha portato con sé delle aspettative pericolosamente alte da parte dei fan dei precedenti capitoli e della stessa Larian Studios. Questo Early Access avrà soddisfatto tali aspettative?
Come ogni avventura che si rispetti, si inizia con un naufragio
Dopo oltre un secolo (per noi poco più di vent’anni), una nuova minaccia fa capolino nei cieli placidi delle terre del Faerûn. Una spaventosa nave volante, un Nautiloide Illithid, sta depredando le terre sottostanti dei suoi abitanti facendoli diventare ospitanti di larve parassitarie con l’obiettivo di accrescere i ranghi dei temuti Mind Flayer. Mediante il logoramento delle loro menti, queste sorte di cavie finiranno per trasformarsi proprio negli inquietanti esseri tentacolari, loro rapitori. Noi facciamo parte delle numerose vittime di questa antica razza, costretti ad ospitare nella nostra testa uno dei loro parassiti. Il Nautiloide è però inseguito da uno stormo di draghi dei Githyanki, sotto comando della regina Vlaakith, che con l’intento di attaccare e fermare l’imponente nave ne provocheranno infine lo schianto al suolo.
Sopravvissuti alla caduta del vascello, con la mente imbrigliata da una larva aliena e addosso il peso di una futura morte celebrale per trasformarci in esseri oscuri e tentacolari, ha inizio la nostra avventura nel primo atto di Baldur’s Gate 3, non prima però di aver creato il nostro personaggio. Come ci era stato anticipato nel community update rilasciato pochi giorni prima dell’uscita del gioco, approfondito da noi in questo articolo, le varianti per la creazione del nostro personaggio sono davvero molte e variegate. Avremo l’imbarazzo della scelta tra ben otto differenti razze e altrettante sottorazze, 13 possibili origini e sei classi con successive sottoclassi, per poter definire al meglio l’estetica, le conoscenze, i bonus passivi, le abilità, le magie ed il passato del nostro protagonista.
Le scelte fatte durante la creazione del personaggio non coinvolgeranno soltanto l’estetica del nostro protagonista e il gameplay a nostra disposizione, ma anche il nostro roleplay, in quanto tali scelte andranno a dettare alcune delle risposte a nostra disposizione nei dialoghi che ci riguarderanno. Per esempio, se scegliamo di essere ladri e ad un certo punto ci ritroviamo ad interagire con un furbetto dalla mano lesta per le vie di un accampamento, abbiamo la possibilità di scegliere un particolare dialogo che commenterà la tecnica che quel ladruncolo da strapazzo ha tentato di usare nei nostri confronti (sempre se i dadi giocano a nostro favore). Dal punto di vista del roleplay Larian ha sempre dato quanta più libertà possibile ai suoi giocatori e, in questo suo ultimo titolo, tale libertà raggiunge livelli molto più ampi e profondi di quanto si è visto sinora.
È forse un bene che in questo Early Access non sia possibile interpretare uno dei cinque personaggi creati dallo studio, così da vedere quanto effettivamente sia profonda la caratterizzazione che possiamo dare usando solamente la nostra immaginazione. Non temete però: successivamente sarà possibile giocare personaggi come Astarion o Lae’zel, già presenti in fase di creazione del personaggi ma al momento bloccati.
La creazione del personaggio è composta da diversi preset che risultano davvero impressionanti, in quanto basati su volti di persone reali, ma manca una certa personalizzazione del PG. Al momento non ci si può davvero lamentare troppo della varietà di volti a nostra disposizione, ma speriamo che prossimamente venga aggiunta anche la possibilità di modificare i singoli elementi del viso per rendere davvero unici i nostri personaggi. D’altro canto, al momento le classi sono davvero poche per quello che dovrebbe essere un titolo che prende a piene mani dal sistema di gioco della quinta edizione di Dungeons & Dragons, nella quale abbiamo ben il doppio delle classi a nostra disposizione.
Scelte, possibilità, litigi e risate
Immaginate: siete stati rapiti, hanno inserito una larva nel vostro cervello in grado di manovrare le vostre azioni, le vostre sensazioni e i vostri sogni. Siete naufragati in un luogo sconosciuto assieme ad altri superstiti disperati, alla ricerca spasmodica di una cura per la vostra inevitabile e pericolosamente prossima sorte: una morte lenta e dolorosa atta a trasformare il vostro corpo in un antico essere della razza Illithid. Come vi sentireste? Spaventati? In collera con il mondo? Bisognosi di fare del bene per poter rimanere sani di mente? Pronti ad accettare un patto con un diavolo pur di risanarvi? Oppure preferireste cedere alla bestiola nella vostra testa e lasciarvi andare alla morte piuttosto che continuare l’agonia? In Baldur’s Gate 3 potete agire come più preferite sia nei vostri confronti che in quelli degli altri, compagni e non.
Con queste premesse è facilmente intuibile quanto il tono della storia sia davvero molto cupo e oscuro. Man mano che si procederà nell’avventura, si presenteranno scelte importanti che metteranno più volte in discussione la morale del nostro alter ego. Si va dalla possibilità di intercedere o meno in una disputa per cercare di salvare la vita di una bambina, oppure la possibilità di liberare o meno un cervello senziente dal suo… involucro (il corpo umano di cui faceva originariamente parte). Tali scelte, assieme a molte altre, saranno quelle che contribuiranno a definire il nostro carattere e la nostra persona agli occhi degli altri, in special modo quelli dei nostri compagni di viaggio. Tutti loro saranno riluttanti a collaborare, agiranno da lupi solitari e ognuno di loro ha ben altro di cui occuparsi, ma tutti quanti sono purtroppo caduti vittima dei Mind Flayer e posseggono nelle loro menti una larva parassita. Ecco quindi che le serate attorno al fuoco possono diventare accese di discussioni e dibattiti, come già accennato nel video update uscito lo scorso settembre.
La compagnia però non è fatta di soli litigi: saranno infatti diversi i banter occasionali tra i membri del nostro insolito gruppo eterogeneo. Saranno numerosi i punzecchiamenti e le frecciatine verso le sfaccettature più insolite e sui segreti nascosti dei nostri compagni, ma altrettanti saranno le battute spontanee e più rilassate man mano che il gioco prosegue e si ha modo di conoscersi a vicenda, tutti quanti.
Come detto, l’atmosfera che aleggia di sottofondo è cupa e pesante e questa contrasta enormemente con l’ambiente di gioco. Ci muoveremo in una verde landa soleggiata e luminosa, calpestata da personaggi a volte davvero sopra le righe, rendendo la nostra esperienza di gioco altalenante tra il goliardico ed il grottesco. Potremo scherzare, divertirci con altri NPC, creare situazioni interessanti con delle scelte di dialogo particolari o semplicemente leggere divertiti il journal delle quest, in cui è possibile trovare alcune linee di descrizione che si prendono delle inaspettate libertà nel giudicare le nostre scelte di gioco.
Moltissime linee di dialogo avranno bisogno di un tiro di dado per essere eseguite e, naturalmente, tali lanci avverranno anche durante i combattimenti, ma vi sono anche dei lanci a noi invisibili, dei quali possiamo solo scoprire l’esito. Un esempio sono i tiri di percezione quando passiamo davanti ad un murale, vicino ad una leva occultata o ad una trappola, ma anche durante una conversazione per poter sbloccare una linea di dialogo aggiuntiva. Se sentiamo la voce del nostro interlocutore tremare leggermente può avvenire un tiro di dado per capire se il nostro alter ego si accorge o meno di questo particolare, così da poter successivamente investigare in merito a ciò che ci nasconde l’NPC in questione, sempre se il tiro in questione va a buon fine, chiaramente. Tutto è possibile, a patto che il Dio Dado non ci volti le spalle.
È bene tenere a mente che non esistono scelte giuste o sbagliate: anche se la tentazione di ricaricare la partita per ritentare un lancio di dado non andato come sperato è davvero tanta, è interessante invece provare a proseguire diritti lasciando decidere in parte anche alla fortuna, e non solo alla nostra volontà. Molto spesso in alcune giocate di ruolo sono successe delle assurdità causate da dei lanci di dado non proprio propizi, provare a continuare ugualmente la giocata potrebbe rivelarsi più interessante e divertente di quanto non si possa pensare.
Strategie e stratagemmi di gameplay
Per i giocatori dei precedenti titoli firmati Larian Studios iniziare Baldur’s Gate 3 sarà un po’ come tornare a casa, una casa più grande, meglio decorata e decisamente più funzionale. Fin dall’inizio del gioco potremo decidere quali incantesimi e abilità avere e quali di questi poter utilizzare a seconda degli slot liberi a nostra disposizione. Il numero di azioni che potremo compiere non è infinito, ma è definito da dei punti che potremo spendere durante il nostro turno. Avremo un punto per l’azione principale (l’attacco a distanza, corpo a corpo o un incantesimo) e uno invece per le azioni bonus (infondere un’arma, nascondersi, saltare o usare un oggetto).
Abbiamo inoltre una barra gialla che indica in metri quanto potremmo percorrere in un singolo turno, distanza visibile anche direttamente sul terreno dell’arena spostandovi il mouse sopra. Vi sono poi altre opzioni come incantesimi castabili una sola volta al giorno, azioni aggiuntive per i guerrieri e naturalmente le condizioni del campo di battaglia. In questo si può vedere il lavoro certosino fatto dal team di sviluppo nel realizzare dei luoghi così coerenti nella loro ambientazione e altrettanto divertenti, in cui poter scatenare un inferno di sangue e fuoco.
Possiamo trovare barili esplosivi, barili colmi d’acqua, acido o ancora candelabri sospesi per aria che aspettano solo una nostra freccia per cadere in testa al nemico, meglio ancora se abbiamo prima riempito di grasso il terreno sotto i suoi piedi. Si può infatti attrezzare e preparare a nostro piacimento il campo di battaglia prima di iniziare lo scontro: potremo sistemare delle trappole sul terreno, bagnare il terreno facendo piovere per poi tempestarlo di fulmini e saette, evocare minion o ancora azionare un buff poco prima di avviare la battaglia.
Possiamo anche nasconderci e derubare i nemici dei loro averi prima di attaccarli, sorprenderli dall’alto, addormentarli o colpirli prima ancora che inizi la battaglia, tenendo conto però che gli status durano un dato numero di turni e che questi, se azionati al di fuori della turnazione, dureranno per circa sei secondi ciascuno. Per facilitarci la vita avremo la possibilità di avviare noi stessi il sistema a turni, utile per i casi sopra citati o, ad esempio, durante l’esplorazione di alcune aree come dungeon protetti da delle trappole che, una volta azionate, non avvieranno il combattimento ma rischiano di ucciderci lentamente col tempo.
Dettagli e particolari
È doveroso spendere qualche parola in merito alla gestione delle opzioni di gioco. Quante volte abbiamo avuto difficoltà nel capire cosa cambia tra un anti-aliasing TAA o SMAA? Una profondità di campo gaussiana oppure circolare? Certi parametri non sono certo il pane giornaliero di ognuno di noi, per questo motivo molti ignorano certe impostazioni, non riuscendo a comprendere quale sia la differenza tra l’uno e l’altro a schermo. Larian ci viene in aiuto mostrando nelle opzioni grafiche delle immagini di esempio per ognuno di questi parametri, così da avere la certezza di sapere cosa si sta cambiando e in che modo.
Una cosa simile è stata fatta anche per i tutorial, che contengono i filmati delle procedure per compiere diverse azioni di gameplay, dall’accensione di una torcia al semplice movimento all’interno di un campo di battaglia. In questo modo il team di sviluppo si assicura che il giocatore conosca tutti gli strumenti a propria disposizione per giocare utilizzando ogni meccanica di gioco possibile.
Mai banali oltretutto sono le musiche che ci accompagneranno durante il lungo viaggio. Il comparto audio è stato finemente curato in ogni suo aspetto in modo da coinvolgerci in maniera più che efficace in ogni luogo da noi esplorabile con l’utilizzo di musiche difficilmente dimenticabili. Di elevata fattura è anche il doppiaggio, fantasticamente recitativo e teatrale e pregno di emozione espressa in maniera perfetta dalle voci dei doppiatori. Non ci si poteva davvero aspettare di meno, sotto questo punto di vista, da un gioco di stampo Larian.
Una menzione speciale va inoltre alla cura posta nella realizzazione delle sprite di oggetti, abilità, incantesimi ed equipaggiamenti, che sono assolutamente una gioia per gli occhi. Quasi ogni oggetto è particolare e distinto quanto più possibile l’uno dall’altro. Importante è anche la possibilità che è stata data al giocatore di esaminare oggetti ed esseri viventi (e non), potendone vedere il modello intero in un’apposita schermata in cui ruotare il modello tridimensionale a proprio piacimento. In questo modo è possibile osservare in dettaglio quasi ogni cosa e creatura, dall’acquario con cervelli umani all’interno fino al goblin morto carbonizzato al suolo.
Divertente, bellissimo e longevo, ma pur sempre un Early Access…
A prima vista Baldur’s Gate 3 sembrerebbe a dir poco fantastico sotto ogni punto di vista, eppure molte cose, soprattutto gli eventi della trama principale, presentano diversi problemi di animazione. Durante la nostra prova è capitato che i personaggi si mettessero in T-pose alla fine di un dialogo, altri ancora fermi in pose plastiche muovendo solamente i lineamenti del viso. A quasi tutti i personaggi mancano i movimenti delle mani, che rimangono assolutamente ferme mentre questi si muovono come dovessero gesticolare animatamente.
Capiterà inoltre che qualche dungeon sia particolarmente buggato o che faccia sparire dalla visuale il nostro gruppo, che le animazioni di due personaggi non siano ben coordinate, che capitino compenetrazioni, capelli che iniziano a muoversi in modo incontrollato o che la telecamera reagisca male alle mura circostanti.
Sebbene durante la nostra run sia capitato solamente due volte che il gioco crashasse, tale pericolo è sempre dietro l’angolo e vi invitiamo, qualora voleste provarlo, a salvare frequentemente la vostra partita, in modo da non perdere nulla dell’avanzamento. Altra nota dolente è la mappa di gioco, spesso ingestibile e in risoluzione davvero troppo bassa nelle zone più piccole come l’accampamento, senza neppure la possibilità di rimpicciolire l’immagine.
Come ci è stato detto più volte da parte di Larian Studios, anche noi ribadiamo che questo è ancora un titolo in accesso anticipato e che, per quanto bellissimo ed entusiasmante che sia, non è assolutamente un prodotto finito, per questo presenterà ancora per diverso tempo problematiche simili a quelle da noi accennate. A tal proposito ricordiamo che al momento Baldur’s Gate 3 è solo in inglese, ma sarà tradotto anche in italiano con la versione definitiva del gioco che uscirà ufficialmente il prossimo anno.
CONSIDERAZIONI FINALI
L’uscita dell’Early Access di Baldur’s Gate 3 è stato uno degli eventi più attesi dell’ultimo anno. Nella moltitudine di ore che è possibile spendere all’interno di questo primo atto possiamo vedere chiaramente il livello di cura per i dettagli dimostrato nelle innumerevoli ambientazioni, sfaccettature di dialoghi, espressioni facciali e nel grande numero di combo e possibilità a nostra disposizione per divertirci il più possibile anche nei combattimenti. Per poter fare questo è stata data grande attenzione alle esigenze da giocatore di gioco di ruolo, creando un gameplay complesso e profondo che rimane comunque di facile comprensione anche per chi si approccia per la prima volta a questa tipologia di prodotto. Questo è probabilmente uno dei pochi Early Access talmente rigiocabile e profondo da poter tenere occupati tutti noi fino alla release ufficiale del titolo.
E ora, tornando alla domanda che ci si poneva all’inizio di questo articolo: questo Early Access avrà soddisfato le aspettative? Ci sentiamo di dire che non solo le soddisfa ma che ci ha dato sufficiente materiale per contribuire a farci sognare e speculare su cosa sarà Baldur’s Gate 3 ad opera finalmente ultimata.
Ma in questa Early Access si può arrivare già fino alla fine del gioco? Oppure è una specie di grande Demo?
Oggettivamente pare che abbiano fatto un bel lavoro sia tecnicamente che artisticamente.
Tuttavia per quanto mi riguarda questo tipo di combattimento a turni mi sembra un po’ troppo lento.
No, c’è solo il primo atto. È scritto nell’articolo.
e pensa che me lo son letto tutto, ma proprio quella parte mi sarà sfuggita… 😐
Capita, vai tranquillo ;)