I giocatori di ArcheAge, sia che fruiscano del gioco nella sua vecchia iterazione o nella nuova versione Unchained, godranno di un’iniezione di contenuto prevista per giugno, con il rilascio della nuova espansione Garden of the Gods.

Nuove quest, nuovi raid e nuovi luoghi da esplorare saranno aggiunti al mondo di ArcheAge, ed il contenuto sarà espressamente tarato per i giocatori di alto livello, dal momento che perfino gli sviluppatori di Gamigo consigliano di ottenere “Awakened Raid boss gear” per assicurarsi di essere in grado di completare le difficoltà che l’espansione metterà dinnanzi.

Dopo sei anni di lavoro, la storia di ArcheAge continua con 59 entusiasmanti missioni da affrontare. Ognuna di esse fornisce un altro pezzo del puzzle per scoprire i segreti del mitico universo di ArcheAge. I giocatori dovranno esplorare foreste lussureggianti e boschetti incantati per completare una varietà di compiti. Lungo il percorso, potranno fermarsi a bere nei paesaggi mozzafiato e scegliere quello perfetto per costruire i nuovi edifici del castello migliorati e difendere il proprio territorio.

Come ringraziamento a tutti i giocatori che hanno intrapreso il loro viaggio su ArcheAge, un adorabile animale domestico Brown Shiba Inu aspetta di essere reclamato gratuitamente nel negozio a partire da giovedì. Questo e molto altro aspetta i giocatori in Garden of the Gods!

Maggiori informazioni sulle novità e le feature dell’espansione verranno svelate nelle prossime settimane, ma a meno di ritardi Garden of the Gods dovrebbe uscire l’11 giugno 2020. Nel frattempo è stato pubblicato il trailer di annuncio, che potete vedere qui di seguito.

Fonte

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.