Continua l’onda lunga del successo di World of Warcraft Classic, di cui nelle prossime ore pubblicheremo la nostra recensione. La versione originale dell’MMORPG culto di Blizzard continua non solo ad essere molto giocata, ma anche ad attirare una grossa schiera di fan e semplici curiosi che seguono il gioco su Twitch e YouTube.
Nei giorni scorsi WoW Classic ha registrato picchi di oltre 1,1 milioni di spettatori collegati contemporaneamente sulla piattaforma di streaming di Amazon. In particolare pochi giorni fa c’è stato il primo giocatore che ha raggiunto il livello 60. Si tratta di Jokerd, gnomo mago che gioca sul server europeo Mograine. Ad accompagnarlo c’erano ben 300.000 spettatori su Twitch.
Secondo Dot Esports, per arrivare al cap Jokerd ha impiegato in totale tre giorni, venti ore e quaranta minuti. Invece di concentrarsi sulla ripetizione dei dungeon, ha puntato tutto sul grinding di mob.
L’impresa è stata favorita dal layering, una nuova tecnologia simile allo sharding adottata da Blizzard per il lancio del Classic: in pratica, a mano a mano che i server si riempiono di giocatori, il layering crea nuove copie del mondo in cui distribuire l’afflusso di utenza. Jokerd ha sfruttato il sistema a suo vantaggio, balzando da un’istanza all’altra delle Plaguelands per evitare di dover attendere i normali tempi di respawn dei mob.
Alcuni giocatori hanno sollevato dei dubbi per via di questa tecnica, che tuttavia è perfettamente lecita: secondo PC Gamer il commentatore dei Method JB, coinvolto nella gara al level cap, ha definito quella di Jokerd una strategia “intelligente e legittima”.
Alla notizia del primo player al 60 si somma quella, forse ancora più impressionante, della prima gilda a clearare Molten Core. Si tratta degli APES, che giocano sul server Gehennas (anch’esso europeo).
Come potete vedere nelle due clip di seguito, la gilda ha ucciso Ragnaros e Onyxia, completando così il contenuto più impegnativo al momento presente in World of Warcraft Classic.
Da notare che c’è voluto meno di una settimana per vedere la prima world kill di Ragnaros and Onyxia, mentre all’epoca di WoW Vanilla ci vollero ben 154 giorni dopo l’apertura del raid. Un altro segno di come siano cambiati i tempi rispetto a quindici anni fa. Adesso non resta che vedere quanto ci vorrà (spoiler: poco) per completare i contenuti endgame in arrivo con le prossime fasi.
Pare quindi che l’operazione nostalgia sia riuscita in pieno per Activision Blizzard che, secondo quanto riportato da Reuters, in una settimana ha già visto aumentare del 6,9% il valore delle proprie azioni. Ma avrà convinto anche il nostro EmberEye? Restate sintonizzati su MMO.it per la recensione completa di WoW Classic.
Dopo aver completato Ragefire Chasm e Wailing Caverns, inoltre, stasera noi streammeremo sul nostro canale YouTube Shadowfang Keep, dungeon situato a Silverpine Forest. Nel frattempo, se volete saperne di più potete leggere il nostro maxi-speciale con tutto quel che bisogna sapere su WoW Classic e l’articolo sulle migliori musiche del gioco.
E voi a che punto siete? Ancora a uccidere cinghiali e centauri nelle Barrens?
Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3, Fonte 4
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
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