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Northgard – Recensione

Northgard – Recensione

Era il 7 marzo del 2018 quando su Steam uscì Northgard, ad opera degli sviluppatori di Shiro Games, software house indie francese divenuta famosa per la saga di Evoland. Da quella data Northgard ha ricevuto due grandi aggiornamenti gratuiti, Ragnarok e Relics, che hanno aggiunto nuove sfide e contenuti per tutti quei giocatori che già avevano apprezzato il titolo sia perchè non si colloca in uno solo genere videoludico, sia per l’ambientazione colma di riferimenti ai vichinghi e alla mitologia norrena.

Northgard infatti non è un RTS canonico, ne ha le sembianze ma prende elementi anche dai gestionali, e lo fa con coraggio, visto che questi anni hanno visto un declino dei due generi rispetto all’epoca d’oro vissuta negli anni ’90. Questo mix di elementi rende Northgard accessibile a tutti ma non banale, semplice ma profondo. Vediamo nel dettaglio il perchè.

 

 

L’inverno sta arrivando…

Come dicevamo Northgard fonde degnamente gli elementi di un strategico in tempo reale con quelli di un gestionale che ci ricorda tanto la saga The Settlers. Fondamentale ad inizio partita sarà la scelta del clan che guideremo: ogni clan presenta bonus diversi per caratteristiche e unità, che potranno darci modo di decidere strategie difensive o mirate all’attacco e alla costruzione di un esercito, che potrà assediare e sconfiggere il clan rivale. Ogni decisione all’interno della partita dovrà essere ben ponderata perchè potrebbe rompere gli equilibri del clan e portarlo alla sconfitta. Importantissima sarà la gestione della forza lavoro nei mesi primaverili ed estivi, che ci faranno accumulare le risorse (cibo, legna e denaro) necessarie per sopravvivere al lungo inverno tra i fiordi.

 

Northgard recensione

Durante questo periodo tutte le risorse diminuiranno più velocemente dato che, come intuibile, per riscaldare le case servirà più legna, mentre ci vorrà più cibo per lavorare al gelo o per mantenere le truppe lontane da casa. Gli abitanti del villaggio non sono unità specifiche racchiuse in un unico ruolo come negli RTS canonici ma potranno diventare, spostandoli sull’edificio preposto, soldati, pescatori, marinai o esploratori a seconda delle necessità del momento. Se ad esempio non ci sono nemici nelle vicinanze e abbiamo delle truppe inattive, vedendo il legno scarseggiare potremo trasformare i nostri shield bearer in boscaioli e richiamarli alle armi in caso di guerra o invasioni.

Nei primi momenti non sarà facile capire come allargare il nostro insediamento senza perdere troppe risorse e al contempo conquistare altri territori dopo averli scoperti con i nostri esploratori. I territori vicini infatti non saranno tutti uguali ma avranno nemici neutrali, come lupi ed orsi, e diverse risorse al loro interno che incrementeranno la nostra economia e, altro parametro importante, la felicità degli abitanti. Con un umore negativo le unità non lavoreranno a dovere e avranno dei malus: dovremo quindi organizzare dei banchetti o costruire una locanda per far ritornare felici i nostri sudditi e, conseguentemente, avere un’economia più florida.

Oltre a questo, grazie alla risorsa “lore” potremo accedere ad una serie di talenti bonus divisi in tre rami specifici: dovremo scegliere in maniera oculata per migliorare, a seconda dei casi, aspetti produttivi o militari del nostro clan. Tutte queste decisioni lungo l’anno solare saranno messe alla prova anche da eventi casuali (terremoti, inverni più freddi del previsto o invasioni di topi nei magazzini del cibo) che testeranno la solidità del nostro villaggio e richiederanno la capacità di reagire velocemente per ripristinare le condizioni ottimali di crescita. In aggiunta con l’upgrade dei nostri edifici riceveremo bonus alla raccolta di risorse e con la forgia potremo migliorare le statistiche delle nostre unità, nonché forgiare una reliquia a scelta.

 

Northgard recensione

Le battaglie invece peccano di semplicità, poichè gli scontri si risolvono in maniera automatica senza particolari strategie. In Northgard le battaglie contro le fazioni neutrali durano poco e anche e nel caso del saccheggio di un villaggio nemico, uccise le unità presenti nella regione, non dovrete distruggere gli edifici come in altri titoli perchè questi si distruggeranno automaticamente passato il tempo di rivendicazione del territorio nemico. Interessante la presenza del tasto scudo per poter richiamare tutte le unità militari e raggrupparle in un unico punto.

 

Single player, multiplayer, campagna

Northgard offre tre modalità di gioco: Single Player, Multiplayer e Story. La prima consente di creare una partita contro l’IA con la possibilità di scegliere il numero di nemici, la grandezza della mappa e la tipologia del terreno, il livello di minaccia dei nemici delle aree inesplorate e varie opzioni di vittoria (supremazia militare o commerciale, fama del clan, punti saggezza, numero di territori conquistati o eliminazione dei giocatori avversari). La seconda modalità permette di creare una partita che ospiterà player da tutto il mondo o unirci ad una partita aperta da altri, per misurarci in una battaglia all’ultimo sangue per il dominio del territorio. La terza consente invece di conoscere al meglio la storia di Rig e dei clan che popolano le aspre terre del nord, sferzate da venti gelidi e popolate da nemici senza scrupoli.

Quest’ultima modalità immerge il giocatore nella storia del protagonista che, dopo essere stato spodestato, ha vissuto un periodo di esilio lontano dalle terre acquisite per diritto di nascita. Insieme al nostro fidato clan dovremo quindi riconquistare il vecchio regno attraverso scontri, incursioni e alleanze nei territori popolati da clan che ormai si sono dimenticati il nostro nome. La trama non brilla per originalità ma permette, man mano che si susseguono le missioni, di scoprire tutte le caratteristiche e le potenzialità del clan e del suo campione. Ottima per chi vuole prendere dimestichezza con le strategie di gioco e capire al meglio pregi e difetti di ogni clan.

 

Northgard recensione

Ragnarok e Relics

Questi aggiornamenti gratuiti hanno aggiunto contenuti accattivanti che hanno arricchito le mappe e le dinamiche di Northgard. Ragnarok ha aggiunto i Military Path, una serie di talenti sbloccabili con i punti ricevuti in combattimento che a seconda del livello forniranno nuove skill alle nostre truppe. In base al clan e alla strategia potremo scegliere tra Tactician, Guardian e Conqueror. Troveremo una nuova tipologia di mappa che è devastata da incendi e squassata da eruzioni vulcaniche, eventi casuali potenzialmente distruttivi per i nostri territori. Altri eventi introdotti con questa release sono rappresentati dalle incursioni dal mare dei Fallen Sailor e la Blood Moon, che incrementerà del 50% l’attacco delle fazioni neutrali sui nostri territori. Ultimi, ma non per importanza, vediamo l’introduzione dell’Antico Cimitero, un territorio che se conquistato potrà donarci lore e due guerrieri spettrali, e una nuova fazione neutrale di elfi oscuri, i Myrkalfar.

Relics, a differenza della precedente release, è più incentrata sulle dinamiche del clan e sugli upgrade alle unità. Con l’introduzione della forgia, utilizzando il ferro potremo migliorare gli strumenti di raccolta dei lavoratori e la dotazione militare delle nostre truppe. Inoltre dopo aver migliorato la forgia potremo costruire le reliquie, divise tra comuni o specifiche per il clan d’appartenenza. Le prime, dedicate agli dei nordici, daranno un sostanzioso incremento alle risorse primarie, mentre le seconde forniranno abilità inedite alle truppe e bonus al clan che abbiamo scelto come nuovi mercenari, abilità per il campione o un miglior avanzamento nei Military Path.

 

Northgard recensione

Considerazioni a freddo

Northgard era un titolo da tenere d’occhio già al lancio, più di un anno fa. La commistione tra due generi lo rende efficace e molto piacevole anche per chi non ama questo tipo di prodotti. La grafica isometrica a camera fissa, con la possibilità di avvicinare la visuale, aiuta a concentrarsi meglio sulle unità sparse nella mappa. Lo stile cartoonesco inoltre alleggerisce il clima austero e spietato delle terre del nord, che con i suoi inverni difficilmente perdonano gli errori di gestione del villaggio.

L’interfaccia di gioco è molto pulita e con opzioni di scelta intuitive. I menu degli edifici e delle unità sono semplici e chiari, e non troverete difficoltà a destreggiarvi con essi: con pochi click potrete gestire tranquillamente ogni aspetto del vostro villaggio.

La campagna racconta una storia forse un po’ troppo leggera e la colonna sonora, seppur ben realizzata, nel lungo periodo diventa ripetitiva. Una mancanza importante per un titolo che, nel suo piccolo, porta una ventata d’aria fresca al genere è poi costituita dall’assenza di opzioni diplomatiche verso i nemici o le fazioni neutrali. Altra cosa che purtroppo non troviamo è una vera gestione del comparto navale: non si possono costruire navi, imbarcare truppe o esplorare nuove terre. Possiamo solo organizzare raid e scorribande e vedere le nostre drakkar prendere il largo senza conoscerne la rotta, per poi intascare il bottino quando la nave ritorna dal limite della mappa.

Infine segnaliamo che Northgard non è tradotto in italiano: la mancanza di localizzazione potrebbe scoraggiare i giocatori poco avvezzi con l’inglese. D’altronde non dimentichiamo che il titolo è stato sviluppato da un piccolo studio indipendente.

 

Northgard recensione

3

CONSIDERAZIONI FINALI

Northgard è un gioco ben fatto e molto piacevole, anche se lontano dalla perfezione. La gestione del clan, delle risorse e dei piani per il dominio del nord vi divertiranno fin dall’inizio, a patto che spendiate qualche tempo per capire le poche regole base dell’economia del villaggio. Quel che a una prima occhiata potrebbe sembrare un titolo banale nasconde invece una profondità che viene fuori man mano che ci si addentra nelle partite.

Dopo gli aggiornamenti gratuiti Ragnarok e Relics, poi, Northgard si è arricchito di territori e nuove dinamiche che rendono le partite ancora più competitive e ricche di colpi di scena.

 

La nostra scala di valutazione

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Luca Soriani

Ottima Recensione e concordo su tutto tranne su questo:
Infine segnaliamo che Northgard non è tradotto in italiano: la mancanza di localizzazione potrebbe scoraggiare i giocatori poco avvezzi con l’inglese. D’altronde non dimentichiamo che il titolo è stato sviluppato da un piccolo studio indipendente.

Invece è un grande difetto in quanto è stato tradotto in ben 9 lingue. Ecco perchè non vedranno mai i miei soldi e non sono per quelli che ” o Italiano o niente ” ma per un fatto di principio in quanto se lo traduci in Polacco o Turco potevi farlo anche per l’italiano. Un po come Divinity che se non fosse per team italiani che lo traducano i larian se ne fottono.