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Activision impone a Blizzard tagli sui costi e decisioni basate sul marketing

Activision impone a Blizzard tagli sui costi e decisioni basate sul marketing

Secondo quanto emerso da un report pubblicato su Kotaku, Activision sta mettendo sotto pressione Blizzard. La fusione tra le due aziende avvenne nel lontano 2007 e il mondo in cui operavano allora era molto diverso.

Stando a quanto riporta il noto giornalista Jason Schreier, il 2018 è stato per Activision Blizzard un anno con magre consolazioni, che ha visto milioni di fan insorgere contro uno dei principali annunci della software house di Irvine alla BlizzCon 2018, ossia Diablo Immortal, nonché la notizia della fine al supporto per Heroes of the Storm.

Kotaku riporta di una crescente pressione da parte di Activision sugli sviluppatori per garantire una maggiore quantità di titoli. Schreier ha intervistato alcuni ex dipendenti anonimi. Uno di questi ha dichiarato: “Molte decisioni vengono ora guidate dalle persone del business, del marketing e della finanza. C’è una vera lotta tra gli sviluppatori e chi lavora nel business… le decisioni strategiche sono guidate dalla divisione finanza.” E ancora: “In Blizzard la finanza in generale è sempre stata una delle funzioni invisibili al suo interno… ora è presente alle riunioni.”

Lo stesso nuovo CEO di Blizzard, Amrita Ahuja, nell’ultimo all-hands meeting ha ammesso che ci sarà un contenimento dei costi, tema che, come dichiarato da un dipendente, è presente almeno una volta al mese nelle riunioni.

I malumori tra Activision e Blizzard non sono comunque una novità. Sintomi di tali malumori sono state le incomprensioni tra Collister Johnson, presidente e Chief Operating Officer di Activision Blizzard, e Luke Smith, game director di Destiny 2, riguardo l’andamento sul mercato di Forsaken, espansione su cui Bungie ha investito molte risorse finanziarie e mediatiche.

In aggiunta, con l’arrivo del 2019 si fa sempre più viva la possibilità di licenziamenti. Con l’addio di Morhaime, Activision mai come ora esercita una grande influenza su Blizzard. Sembra che le due compagnie abbiano collaborato per oltre dieci anni ma con modelli economici e strutture organizzative non comunicanti.

In conclusione Blizzard rimane una delle pietre miliari del settore, ma in tanti tra sviluppatori e giocatori sembrano preoccupati del modus operandi di Activision, molto più orientato al profitto e alle dinamiche di mercato.

Che ne pensate?

 

Fonte

 

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