Thronebreaker: The Witcher Tales e GWENT: The Witcher Card Game sono ora ufficialmente disponibili nella loro versione di lancio.

Malgrado siano entrambi di fatto dei giochi di carte, Thronebreaker rappresenta la campagna a giocatore singolo di GWENT e viene definito “un’avventura GDR”. Esistono infatti in esso dei momenti in cui le carte la faranno da padrona, ma in altri casi il comparto da gioco di ruolo tipico di CD PROJEKT RED farà la sua comparsa, attraverso scelte morali e momenti di avventura.

Thronebreaker: The Witcher Tales

Ad aggiunta di ciò che si diceva all’inizio, il game director Mateusz Tomaszkiewicz commenta così il lancio:

Oggi è il giorno che stavamo aspettando da tempo.

Il team ha riversato davvero tanto amore, passione e duro lavoro per fare di Thronebreaker un vero gioco di ruolo ed un’avventura degna nel mondo di The Witcher. Spero che i giocatori si godano l’esperienza che abbiamo preparato per loro — a partire dai contenuti e le scelte mature che dovranno affrontare durante il viaggio passando per gli enigmi e le battaglie.

Thronebreaker è disponibile su GOG.com e dal relativo client GOG Galaxy su PC. Gli utenti PlayStation 4 e Xbox One dovranno invece aspettare il 4 dicembre e potranno acquistare il gioco sul sito ufficiale.

Thronebreaker esce con oggetti di gioco gratuiti digitali. Questi includono la colonna sonora ufficiale, concept art, le versioni digitali del libro illustrato di GWENT: Art of The Witcher Card Game e la The Witcher graphic novel Fox Children da parte di Dark Horse, cosi come titoli giocatore, avatar e barili di carte per GWENT: The Witcher Card Game.

Di seguito potete vedere il trailer di lancio italiano del gioco.

GWENT

Il gioco di carte ufficiale del Witcher esce oggi dall’open beta, dopo che ha passato un’intensa fase di early access in cui il feedback dei giocatori è stato essenziale nella genesi della versione 1.0 ora disponibile.

Così sempre Mateusz Tomaszkiewicz ringrazia i giocatori e dà informazioni sulla nuovissima versione del GWENT:

GWENT ne ha fatta di strada se ripensiamo ai giorni di Witcher 3: Wild Hunt.

Da un mini gioco fino ad un gioco di carte standalone, il titolo è cresciuto esponenzialmente durante lo sviluppo. L’aggiornamento Homecoming mette al centro l’abilità e la profondità tattica, e introduce molti contenuti nuovi. Ecco perchè abbiamo preparato un sito speciale che descrive tutti i cambiamenti e vi suggerisco davvero di visitarlo, aggiunge Tomaszkiewicz. “Negli ultimi mesi, il team ha fatto l’impossibile per dare vita ad un gioco con cui i giocatori potessero innamorarsi, alcuni perl prima volta e altri nuovamente. Tuttavia, questo non è un traguardo per noi. Homecoming è stato possibile grazie ai vostri feedback e stiamo facendo GWENT per voi, dunque non dimenticatevi di farci sapere cosa ne pensate.”

Anche GWENT è disponibile su PC tramite GOG.com. Su PlayStation 4 e Xbox One uscirà, come Thronebreaker, il 4 dicembre.

Insieme al lancio, è stato rilasciato il corposo aggiornamento Homecoming, “che riporta GWENT alle sue origini”. Il feedback degli utenti è stato fondamentale, secondo CD PROJEKT RED, per lo sviluppo di esso.

L’aggiornamento introduce una rivisitazione completa delle grafiche di gioco, un nuovo aspetto per il campo da gioco e i leader di fazione, nuove meccaniche di gameplay e una nuova tipologia di carte, oltre a 30 carte nuove ed un sistema di costruzione di mazzo affinato.

Per celebrare il lancio di GWENT su PC, chiunque abbia partecipato alla beta riceverà un titolo giocatore. Inoltre, un “Pacchetto Festa di Lancio” è ora disponibile per tutti i giocatori per un periodo di tempo limitato.

La versione di lancio di GWENT dà il via anche ad una nuova stagione competitiva, che comprenderà dei premi a tema Mahakam.

Il trailer di lancio italiano del titolo è disponibile per la visione qui di seguito.

Fonte: Comunicati stampa

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.