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THE MINIMALIST – POKEMON GOES NECROBOT

THE MINIMALIST – POKEMON GOES NECROBOT

Saprete bene che Pokémon Go ha scatenato il più grande e premeditato assalto di cheater che mente umana abbia mai visto in un videogame mobile, e forse in un videogame in assoluto. Di primo acchito verrebbe da dire che, come tutti i casi del genere, il fenomeno sia da condannare, ma osservandolo con attenzione si possono trarre interessanti considerazioni. In primo luogo è da ammirare la genialità che trasuda da questi ragazzi, indubbiamente eccellenti programmatori, che sono riusciti a perfezionare, a seconda dell’entità del ban, un’esistenza quasi “umana” per i loro bot, prevedendo addirittura una velocità variabile nel camminare, nonché la possibilità di simulare tiri di pokeball “fallaci”, proprio come nella realtà. Ma questo è minimizzare, perchè la maniacalità sta diventando “da studiare”, tanto che Niantic dovrebbe pensare ad assumerne qualcuno per migliorare aspetti del gioco.

Altro aspetto non trascurabile è la moralità del tutto. A parte il fatto che la “paranoia” del bot ha fatto in modo che la stessa software house stia incorrendo in permaban anche di utenti cosiddetti “legit”, ovvero puliti, solo perché segnalati e riportati da altri utenti furbetti o invidiosi (che magari non usano bot ma sono strunz lo stesso, se non di più), c’è da dire che il cheating vero e proprio è dannoso quando verte sul prevalere sugli altri. Ma questo in Pokémon Go succede solo se si interagisce con il prossimo nelle palestre, mentre il mero atto collezionistico è fine a sé stesso, in quanto non incide “sull’altro”.

Il ban, a mio avviso, ha un senso solo nel primo caso. Quando entrano in funzione le palestre ci sta, ma utenti che usano il “god mod” per quello che alla fine è un vero è proprio single player, e solo per quello, allora non credo sia poi altrettanto giusto. Parere personale, certo, anche perché il gioco della Niantic sta assumendo proporzioni di “download” da guinness che soltanto adesso accenna a diminuire. Inoltre chi viene bannato spesso si rivolge a servizi alternativi in vendita su diversi siti (qui decisamente poco esaltanti) che a pagamento hanno metodi per invertire il ban e toglierlo (fino al prossimo).

Intanto la faida fra giocatori puliti o pseudo-tali e quelli “bottati” continua. A me piacerebbe, nel frattempo, sapere la vostra opinione.

 

POKEMON GOES NECROBOT

 

 

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