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Come mai è stato cambiato il voto a The Division

Come mai è stato cambiato il voto a The Division

Quando recensii The Division ad inizio marzo, il gioco sembrava promettere piuttosto bene: era una formula già vista ma mai così ampiamente su computer; era un prodotto dotato di un’ottima grafica e sicuramente divertente, ma soffriva di una marea di problemi tecnici che, mi auguravo, sarebbero stati risolti nel giro di poco tempo. C’era poi un po’ poco contenuto, soprattutto endgame, ma l’idea degli sviluppatori sembrava ben piantata a terra: una serie di aggiornamenti, il primo dei quali uscito il 12 aprile sotto forma di raid, facevano ben sperare.

Tuttavia, non è stato tutto oro ciò che ha luccicato.

A fronte di una riproduzione bella e realistica di Manhattan, The Division ha tenuto con sé ed anzi ampliato quelli che erano i bug e gli exploit, arrivando a garantire seri vantaggi a chi li sfruttava.
Il raid si è rivelata un’esperienza non proprio positiva e peraltro l’andazzo e la formula sono stati recentemente oggetto di giuste critiche da parte di Kronos.
Infine, si è scoperto da poco che bastava Cheat Engine per barare all’inverosimile.

Ubisoft ha cercato, di volta in volta, di correre ai ripari e ha fatto il possibile per risolvere i problemi che via via le si sono presentati. Tuttavia, malgrado sia da rilevare l’impegno della casa, non è possibile, a distanza di un mese, giustificare quel 3.5/5 che volli dare a The Division. Gli MMO, è cosa nota, sono mutevoli. Il voto che si dà all’inizio non può essere scolpito nella pietra e non soggetto a modificazioni, sia in meglio che in peggio, qualora le circostanze di fatto richiedessero un adeguamento.

Le circostanze di fatto di cui ho parlato al secondo paragrafo di questo articolo, suffragate da tutti i link e dagli scritti citati, impongono un ridimensionamento del voto, che scende di un punto. E’ una questione di giustizia, anche se devo ammettere una certa tristezza nel giungere a tale conclusione.

Nulla vieta che in futuro ciò possa cambiare ancora, e The Division possa risollevarsi, e magari addirittura superare il voto iniziale che gli affibbiai due mesi fa, alla data di scrittura di questo articolo. Sino ad allora, è questione di onestà intellettuale verso i lettori che giungono sul nostro sito definire The Division un gioco “discreto”, castrato e afflitto da problemi tecnici, exploit e cheats, ma bello nella sua struttura e nel suo potenziale: un giudizio che corrisponde, nella nostra scala, ad un 2,5/5.

 

 

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