Dopo lunghi mesi di attesa, ArenaNet ha finalmente rilasciato Guild Wars 2: Heart of Thorns, la prima espansione della softco di Seattle. Nonostante un lancio a dir poco perfetto e senza ritardi, i problemi non sono mancati, così come le lamentele.
Premettendo che in parte concordo con alcune di queste, quali l’esagerata richiesta di punti esperienza per proseguire con le masteries e la quantità di materiali acquistabili per il crafting dei precursori, sono rimasto piacevolmente colpito dalla mole di contenuti che mi sono trovato di fronte dopo aver patchato il gioco.
Uno dei punti critici di Heart of Thorns è al momento la quantità di esperienza necessaria a livellare le masteries del gioco core, che richiederà alla maggior parte dei giocatori di concentrarsi sulle vecchie aree per sbloccare il crafting dei precursori, il pact commander e nuove funzionalità nei fractals. Sinceramente mi sarei aspettato una quantità più ragionevole, considerando che il gioco deve essere espanso principalmente in avanti, quindi con le masteries di Maguma, e probabilmente ArenaNet farà qualche ragionamento a riguardo.
Per quanto riguarda invece i punti di favore del gioco, la sede di gilda è uno di questi: parliamo di una mappa interamente dedicata ad attività/esplorazioni con possibilità di upgrade quali taverna (con tanto di musica) e miniera per gatherare risorse necessarie alle costruzioni, alle riparazioni e alla gilda. La conquista della sede è stata di per sè divertente, con un evento non troppo ostico contornato dall’utilizzo del gliding per ottimizzare le tattiche di gruppo.
Concludo questa breve anteprima riservandomi per la recensione, che arriverà una volta spolpato per bene il gioco.
Stay tuned!
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